Arrivato in sordina e tra lo sconforto generale dovuto alla partenza verso la Capitale dell’idolo Radja, Matias Vecino classe ’91 si è subito guadagnato una maglia da titolare e la considerazione all’interno dello spogliatoio, ma soprattutto del connazionale Lopez.
Abile a garantire qualità e quantità si è inoltre dimostrato capace di possedere anche degli ottimi tempi d’inserimento in fase offensiva. Grazie a queste doti ha messo a segno due reti fondamentali contro l’Udinese e il Catania, due partite capitali in chiave salvezza, capaci di regalare alla truppa di Lopez un fine stagione relativamente più tranquillo.
Soprattutto la rete in terra siciliana ha mostrato come il Cagliari prediliga agire di rimessa, non avendo l’onore tassativo di impostare la manovra, ma sfruttando gli spazi che inevitabilmente una squadra alla ricerca del pareggio concede.
Il centrocampista proveniente da Firenze, ormai pare un tassello indispensabile negli ingranaggi rossoblù, completando ottimamente la mediana sarda, nell’attesa della definitiva affermazione di Cabrera e Eriksson. Il centrocampo assieme alla difesa sono i reparti più futuribili dove operare al massimo qualche ritocchino, mentre dalla trequarti in su in le aspettative sono riposte in uomini capaci di meritare di stare nella rosa rossoblù, ma carenti in fase di assistenza e sopratutto realizzativa.
Le speranze sono tutte nelle capacità della società rossoblù, incarnata nello spirito imprenditoriale del patron Cellino, capace negli anni di scovare magistralmente tante gemme nascoste e snobbate da altre squadre. Vecino ci auguriamo sia il nuovo gioiello di una lista, che probabilmente sarà ancora lunga e ricca di talenti.