1928 - 1929. Il Cagliari è nato da soli otto anni e in questa stagione, per la prima volta, varca calcisticamente il mare. Dopo una lunga crisi finanziaria, la società è stata riorganizzata da qualche anno dal podestà della città Vittorio Tredici e dall'avvocato Carlo Costa Marras, che ne diventa il nuovo presidente: si decide di attuare una politica mirata anche all’acquisto di calciatori non isolani. L’anno precedente la squadra è stata affidata all'allenatore ungherese Robert Winkler, che gioca anche come portiere e centrocampista.
I rossoblù stanno disputano oggi la settima giornata di ritorno del campionato di prima divisione della sezione meridionale, nel girone A, con le squadra laziali e umbre (di fatto, però, a parte il Cagliari, le altre squadre sono tutte del Lazio). Finora hanno conquistato 27 punti in 18 gare, con un ruolino di 13 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte.
L’avversaria odierna ha il nome di una squadra con cui, decenni più tardi, i rossoblù giocheranno ben altre sfide: al campo di via Pola arriva infatti la Juventus. I colori sono gli stessi della vera “vecchia signora” ma la collocazione geografica è un po’ più a sud. Gli juventini, infatti, vengono direttamente dalla capitale d’Italia. Dato che i laziali, all’andata, avevano rifilato un secco 3 - 0 alla squadra di Winkler, i rossoblù vogliono rifarsi, e ci riescono: nel giro di 90 minuti centrano la porta del povero estremo difensore juventino per ben dieci volte.
Risultato finale: 10 – 1 e uomo di giornata Emilio Fadda, autore di ben 5 reti (le altre sono di Fradelloni, Risalbi, Giraud e Archibusacci, autore di una doppietta).
A fine campionato i sardi riusciranno a vincere il loro girone con ben otto punti di distacco dalla seconda in classifica, la Ternana. Purtroppo, nelle finali per salire in serie B, in cui affronta Lecce, Palermo e Foggia, non riuscirà mai a conquistare i due punti.
L’appuntamento con la serie cadetta è rimandato al 1931.