Sono passati otto mesi dal Mondiale di Messico ’70 e, per la prima volta, la nazionale italiana si appresta a debuttare sul terreno del Sant’Elia.

La scelta dello stadio del Cagliari non è casuale: i rossoblù hanno vinto lo scudetto e ben sei dei giocatori diventati vice campioni del mondo venivano proprio dalla squadra sarda.

L’avversaria di giornata è la Spagna e il CT, Ferruccio Valcareggi, quel sabato pomeriggio (l’incontro incomincia alle 14:30) commette una grave leggerezza: nella formazione titolare non schiera nessun giocatore rossoblù e, nemmeno quando fa i cambi, sceglie qualcuno dei sardi.

Inutile dire che i tifosi si ribellano: dopo pochi minuti dall’inizio della gara iniziano a fare un tifo sfegatato per gli iberici che, grati per tanto supporto, anche se non esattamente spontaneo, regalano due prodezze al Sant’Elia (prima con Pirri al 35’ e, cinque minuti più tardi, con Uriarte. Il gol di De Sisti, arrivato al 79’, serve solo per la statistica).

I cagliaritani, però, non contenti di aver parteggiato per gli spagnoli per tutti i novanta minuti, passano dalle parole ai fatti: iniziano a bombardare il campo, oltre che di fischi, anche di arance e di ortaggi vari.

Brutta giornata, dunque, al Sant’Elia. Gli azzurri perdono l’imbattibilità casalinga dopo quasi dieci anni (l’ultima sconfitta, 2 – 3 contro l’Inghilterra, risaliva al 24 maggio 1961) e, inoltre, per rivedere la nazionale nello stadio dei rossoblù, bisognerà aspettare quasi diciannove anni (il 21 dicembre 1989, amichevole contro l’Argentina, terminata sullo 0 – 0).

Ecco il tabellino:

ITALIA:Zoff, Bet, Facchetti, Bertini, Rosato, Burgnich (46’ Ferrante), Mazzola, Rivera, Bonisegna, De Sisti, Prati; – All. Valcareggi. 

SPAGNA: Iribar, Sol, Gallego, Costas, Tonono, Claramunt, Amancio (69’ Marcial), Pirri, Garate (76’ Arieta), Uriarte, Churruca. – All. Kubala.  

ARBITRO: Frauciel (Francia)

RETI: 35’ Pirri, 40’ Uriarte, 79’ De Sisti.