È la stagione 1966-1967. Il Cagliari ha terminato la stagione precedente all’undicesimo posto e il tecnico Arturo Silvestri è stato sostituito da Manlio Scopigno. La rosa è stata ridotta da ventidue a venti elementi ma i giocatori importanti sono rimasti tutti. All’undicesima giornata la formazione rossoblù si trova al terzo posto, con il Napoli e il Bologna, a quattordici punti, frutto di cinque vittorie (con il Lecco, il Bologna, la Fiorentina, il Venezia e la Lazio), quattro pareggi (con il Milan, il Foggia, la Roma e il Mantova) e una sola sconfitta (contro la Juventus). I rossoblù vantano il quinto miglior attacco, con dodici gol, alla pari del Milan e la miglior difesa in assoluto: solo un gol.
In questa giornata è atteso allo stadio Amsicora il Torino di Maldini e Simoni, ottavo in classifica a quota dieci punti. I granata, però, fanno un po’ paura visto che la settimana precedente hanno rifilato un pesante 6-1 all’Atalanta, non di certo la squadra più scarsa in circolazione. Inoltre, un altro problema per il “Filosofo” è rappresentato dal fatto che Riva è ancora squalificato e non può essere schierato. Poco male, però. Se non ci pensa Rombo di Tuono c’è qualcun altro che dà i tre punti ai rossoblù: al 27’ del primo tempo ci pensa Roberto Boninsegna e al 89’ Rizzo fissa il risultato sul definitivo 2-0.
Grande festa in casa rossoblù: con questo risultato, infatti, raggiungono il terzo posto solitario alle spalle della capolista Inter e della Juventus.
Ecco le formazioni:
Cagliari: Reginato; Martiradonna, Longoni; Cera, Vescovi, Longo; Nenè, Rizzo, Boninsegna, Greatti, Visentin;
Torino: Vieri; Fossati, Trebbi; Puia, Maldini, Cereser; Meroni, Ferrini, Combin, Fanello, Simoni;
Arbitro: Sig. Motta di Monza
Reti: 27’ Bonisegna, 89’ Rizzo