Con nota trasmessa in data 12 giugno ai sindaci di tutti i comuni della Sardegna, l’Assessore Regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, Giovanni Chessa, richiama l’attenzione sulla gravità della situazione in cui versa gran parte della economia isolana a causa dell’emergenza covid-19, specificando che si stima di circa 47.000 lavoratori a rischio disoccupazione nei prossimi mesi, per mancanza di reddito.
In funzione di ciò, molte attività economiche potranno trovarsi in estrema difficoltà a sostenere i vari costi fissi, tra le quali le imposte.
L’appello lanciato ai primi cittadini di tutte le comunità, consiste nel revocare, qualora non fosse già versata, o sospendere, per chi avesse già provveduto, per tutto il 2020, al pagamento delle imposte locali (Imu, Tasi, Tari Tosap) comprendendo il settore del “commercio del dettaglio ambulante” con Cod. Ateco 47.8 e al settore “spettacoli viaggianti”, fortemente colpiti dall’annullamento di numerose manifestazioni locali, feste e sagre.
Nell’eventualità che gli strascichi della pandemia proseguano nei mesi futuri, gli sgravi del governo centrale potrebbero non essere sufficienti, per tale motivo saranno indispensabili la consueta solidarietà nonché sensibilità degli amministratori locali, attraverso la quale l’Isola potrà farsi trovare pronta ad un nuovo inizio da protagonisti a livello internazionale sotto ogni punto di vista, turistico, artigianale e commerciale.