Pisacane si prende la fascia destra

Con Isla a centrocampo può diventare un punto fermo della difesa

Andrea Matacena
29/09/2016
Approfondimenti
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È passato in secondo piano. Ma era la serata di Federico Melchiorri. D’altronde, non si poteva non celebrare un giocatore che fa vincere la squadra al 90’, entrando dalla panchina, dopo un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per sei mesi. È giusto così.

Ma con la Samp un altro giocatore si è messo in evidenza. É Fabio Pisacane. Non tanto per il tatuaggio del Boca Juniors sul braccio che lo ha fatto diventare nel giro di poche ore un idolo della calda tifoseria argentina, grazie ad un tweet pubblicato da Universo Boca. Ma lo “scugnizzo” napoletano, nonostante qualche perplessità iniziale, sta dimostrando di meritare la serie A, con quel silenzio che un po' lo contraddistingue.

Dopo l’esordio più che positivo con l’Atalanta di neanche una settimana fa, Rastelli lo ha fatto sedere in panchina nel turno infrasettimanale con la Juventus per dar spazio a Bittante. Con la Samp è tornato in campo dal primo minuto. E non ha sfigurato. Oltre a bloccare le incursioni degli avversari si è fatto trovare pronto anche in fase di spinta.
Con il cambio di modulo (4-3-1-2), il Cagliari ha finalmente trovato in Fabio Pisacane il suo terzino destro.

Un ruolo che inizialmente è stato in parte ricoperto da Mauricio Isla, quando il Cagliari giocava con un centrocampo cinque. Ma dopo la sconfitta di Bologna è arrivata la svolta tattica: Isla mezzala e Pisacane terzino nella difesa a quattro.

Una scelta “forzata” dall’infortunio di Ionita? Può essere. Di sicuro Isla non ha dimostrato nelle prime gare di campionato una certa affidabilità in fase difensiva. Cosa che invece garantisce Pisacane.

Ora “Pisadog” è pronto. E vuole prendersi la fascia destra.

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