Uno un direttore sportivo partito dai campi di provincia e divenuto grande nei dieci anni di Genova, l’altro un ex calciatore dal curriculum modesto, che mai, quando studiava all’ISEF e poi insegnava educazione fisica nelle scuole milanesi, si sarebbe immaginato di divenire un allenatore di massima serie.
Uno è stato un trampolino di lancio per l’altro: Stefano Capozucca portò Mario Beretta al Corsico in Serie D: il tecnico, alla sua prima esperienza in una prima squadra, ottenne un terzo posto in classifica, sfiorando la promozione in C2. Il rapporto si ripropose anche a Busto Arsizio, Varese e Terni, dopodiché il DS lavorò a lungo col Genoa, mentre il mister allenò, tra le altre, Chievo, Parma, Lecce, Torino, Brescia, Cesena, Siena.
La lunga collaborazione professionale tra il DS e l’allenatore, durata sette anni, si tradusse in un rapporto di sincera amicizia: i due si frequentavano, e tuttora si frequentano, lontano dai terreni di gioco, e sono soliti trascorrere insieme le vacanze.
Capozucca e Beretta, dopo diverso tempo, si sono ritrovati, dal luglio 2015, a Cagliari, in vista della stagione di B che ha poi visto i rossoblù conquistare la promozione vincendo il campionato. L’uno ha ricoperto, come sempre, i panni di DS, l’altro, rinunciando al sogno di allenare una “big”, ha invece indossato una nuova veste, quella di responsabile tecnico del settore giovanile della compagine sarda, ottenendo grandi risultati.
Ma ora non ci sarà tempo per andare in vacanza: con una squadra da rinforzare e rendere competitiva per la Serie A e con un settore giovanile da far crescere ancora lavorando con la solita professionalità, i due amici, che dopo la gavetta sono riusciti ad affermarsi, potranno al massimo sfruttare il tempo libero per godersi un po’ di mare sardo.