Il Livorno strappa a Cagliari un buon pareggio, rimontando due gol di svantaggio. Ecco le parole del tecnico Gelain dalla sala stampa del Sant'Elia:
"Siamo stati un po timidi, l’approcio fino al gol non è stato dei migliori. Loro non stavano creando grossi problemi, dovevamo avere piu coraggio. Abbiamo preso il solito gol, dove abbiamo sbagliato qualcosa, poi la squadra dopo lo schiaffo ha incominciato a giocare nel secondo tempo fino a riaprire la partita.
C’è stata una reazione nervosa dei ragazzi, quello che è mancato a Salerno ,e abbiamo fatto una mezza impresa. Dobbiamo provare a fare l’impresa completa.
Alla salvezza ci credevamo prima di venire qua. Un punto qui per come è arrivato con il carattere ci deve ancora far credere alla salvezza e forse dovevamo provare alla fine a fare l’impresa a Cagliari.
Capisco che per i ragazzi sia difficile giocare con la testa libera. Noi ci crediamo.
Riguardo Munari, la prima cosa che ho detto ai miei giocatori è che non bisogna mai giudicare l’operato dell’arbitro. Nel bene e nel male gli episodi non sto a giuddicarli. Certo che l’espulsione ci ha agevolato, meglio di Salerno.
Sicuramente quando ci sono episodi dubbi sono piu a favore delle squadre che tendono a salire rispetto a quelle che lottano per la salvezza.
Il Cagliari aveva la pressione dei suoi tifosi perché si giocava la Serie A ma anche noi avevamo la nostra pressione: venire qui e strappare un pareggio sarebbe stata una cosa positiva.
Le esclusioni di Luci, Antonini ed Emerson? Aldilà delle esclusioni di alcuni giocatori esperti, ci sarebbero stati a prescindere dei cambiamenti. Alcuni hanno giocato tante partite in poco tempo. In base all’avversario scelgo il modo di gioco, a me piace il 4-3-3 ma per questa partita, in base all’assetto tattico del Cagliari, ho voluto optare un 3-5-1-1".