Tutto in un anno, dall'Empoli al Modena: la Serie A ripresa con gli interessi

Nella scorsa stagione, in marzo, il Cagliari crolla in classifica e perde la Serie A. Un anno dopo, con le unghie e con i denti, la ritrova

Pietro Piga
30/03/2016
Approfondimenti
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Era il 14 marzo 2015, era il Cagliari dello Zeman 2.0 e il palcoscenico il Sant'Elia, esaurito (o quasi) in ogni ordine di posto per lo scontro salvezza contro l'Empoli. Obiettivo i tre punti, per tirarsi fuori dalla sabbie mobili che avrebbero condotto in Serie B, e ricominciare la volata per la permanenza nella categoria.

I rossoblù si portarono in vantaggio con Joao Pedro, dominarono in lungo e largo la gara, colpirono un doppio palo con M'Poku e impegnarono Sepe, in serata di grazia. Il risultato rimase invariato sull'1-0, con i toscani guidati da Sarri raramente pericolosi. Il successo sembrava ormai in cassaforte, l'ambiente era incandescente e pronto a festeggiare. Ma al 92', come un fulmine al ciel sereno, la beffa: l'Empoli, con l'ex di turno Vecino, pareggiava i conti e complicava la vita al Cagliari, sempre più inguaiato nelle zone basse della classifica. Come si concluse quell'anno disastroso non c'è bisogno di raccontarlo, già si sa.

Trecentosettantasette giorni dopo, il Cagliari, in Serie B, secondo della classe e allenato da Rastelli, è impegnato nella trasferta di Modena, la seconda di fila. Le assenze son parecchie, ben otto, ma si prova, sperando che arrivino inoltre buone notizie da Avellino, a centrare il successo e a compiere il controsorpasso sul Crotone, ipotecando la promozione. Dall'altra parte, però, c'è una squadra con l'acqua alla gola e assettata di tre punti, pronta a mettere all'angolo i propri avversari, favoriti sulla carta.

I rossoblù (in maglia bianca per l'occasione) non ingranano la marcia, si fanno vedere con qualche fiammata ma non riescono, seppur in superiorità numerica, a colpire il bersaglio grosso. Così, nel momento topico del match, il Modena mette la freccia e passa avanti, evocando, ancora una volta, i fantasmi delle ultime gare lontane dal Sant'Elia. I minuti di extratime sono cinque, la partita è ai titoli di coda ma, in centoventi secondi, il Cagliari decide, dopo aver dormito per novantatre minuti, di trasformarsi, travolgendo il Modena: Giannetti-Farias, Farias-Sau: 1-2. Tutto capovolto. Ad Avellino, nel frattempo, il Crotone incappa in un pareggio senza reti e abdica, lasciando a Storari e compagni la vetta.

Nove gare al termine, primo posto in classifica con un punto di vantaggio e quindici sulle terze. Il binocolo non serve più, la Serie A è lì, a portata di mano. Un anno fa, il Cagliari la perse di vista, ma ora, con gli interessi, la sta riprendendo.

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