Nessuna seconda linea: ecco l’Inter di Mancini

Andiamo a conoscere l’avversario della squadra rossoblù

Marco Castoni
15/12/2015
Gli Avversari
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L’Inter si presenta alla sfida con il Cagliari di Rastelli forte di una squadra nettamente superiore in tutti i reparti se paragonata a quella rossoblù, ed un allenatore come Roberto Mancini capace di conquistare la Coppa Italia ben 8 volte, 4 da giocatore ed altrettante da allenatore.

Mancini pur attribuendo una grande importanza a tale competizione, in virtù anche del fatto che i nerazzurri quest’anno non partecipano a nessuna competizione internazionale, schiererà in gran parte interpreti che hanno avuto poche possibilità di mettersi in mostra o altri che hanno necessità di ritrovare la migliore condizione, uno su tutti Kondogbia. Il modulo dovrebbe essere formato da un 4-2-3-1 che in fase offensiva diventa un vero e proprio 4-3-3 abile ad esaltare i tanti interpreti offensivi presenti nella rosa della formazione milanese.

Tra i pali spazio all’argentino Carrizo, dodicesimo di un Handanovic titolare indiscusso tornato a livelli stellari in questo inizio di stagione. In difesa, sull’out destro è previsto un ballottaggio tra D’Ambrosio e un Montoya passato da oggetto misterioso acquisito nel mercato estivo a titolare nella larga vittoria di Udine, sulla sinistra invece ci sarà spazio per uno tra Dodò e Nagatomo, mentre la coppia centrale sarà formata da Juan Jesus che a gennaio potrebbero cambiare maglia, e Murillo. Non sono stati convocati invece l’ex capitano Ranocchia a seguito di un problema alla tibia e Miranda che godrà di un turno di riposo.

Il duo di centrocampo tutto all’insegna del dinamismo e della quantità sarà composto dal baby prodigio Gnoukouri classe ‘96 e mister 40 milioni (35 + 5 di bonus) Kondogbia. Il ghanese ed il francese avranno il compito di fare da filtro e recuperar palloni da affidare al trio di mezze punte che agirà alle spalle del centravanti. I tre sono Biabiany, Jovetic, Palacio, che agiranno da supporto ad un altro giovane che ha tutto il talento per fare grandi cose, ovvero quel Rey Manaj classe ’97, capace di andar a segno con la nazionale albanese guidata da Gianni De Biasi.

Sulla carta la sfida di San Siro ha un esito piuttosto scontato, al Cagliari e i suoi ragazzi il compito di provar a fare la Storia.

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