È uno Spezia in grande fermento e bisognoso di punti quello che si prepara ad accogliere la capolista rossoblù tra le mura amiche; i liguri infatti non vincono da cinque giornate e nell’ultimo match hanno subito una pesante sconfitta per mano del Trapani. Confusione è il termine che maggiormente si addice al momento dello Spezia, stato d’animo dovuto non tanto a seguito dei cambiamenti tattici del mister Nenad Bjelica, che impone spesso due schieramenti differenti tra partite casalinghe e partite in campo esterno, quanto da un atteggiamento offensivo che improvvisamente non da più i frutti di inizio stagione.
4-2-3-1 o 4-3-3, sono gli schemi utilizzati dal mister croato, anche a costo di spostare interpreti importanti in ruoli non esattamente appropriati alle loro caratteristiche. Emblematico è il caso di Brezovec, relegato ultimamente in una zona più larga del campo in cui fatica e non poco, il centrocampista croato infatti soffre in fase di interdizione nella zona nevralgica del campo al fianco di Juande, ne tantomeno risulta capace di andare sul fondo e di inserirsi pericolosamente lungo la fascia.
Sembra difficile tuttavia un ritorno al 3-5-2, modulo che porterebbe l’inserimento di un giocatore esperto come Piccolo accanto a Terzi e Postigo; mentre rimane invariato il centrocampo “a due” che il 4-2-3-1 impone, oltre al grande sacrificio dei due mediani in mezzo, un costante lavoro di tutti gli uomini offensivi di questa squadra, da Situm, a Catellani e Kvrizc fino ad arrivare a De Las Cuevas. In un attacco che deve fare i conti con l’assenza certa dell’ex Nenè, reduce dall’operazione al setto nasale, come quella di Kvrzic, Bjelica si affida all’esperto Calaiò, con lo svizzero classe ‘94 Rossi pronto a subentrare sfruttando una freschezza atletica e delle doti che fanno ben sperare per il futuro di questo ragazzo.
Una partita difficile per entrambe le squadre, Spezia e Cagliari in seguito ad un risultato positivo potrebbero dare una svolta alla propria stagione. I liguri hanno urgente bisogno di punti per allontanare le ombre che si addensano sulla panchina del proprio allenatore; i rossoblù dal canto loro vogliono invertire il trend esterno portando in cascina punti per avanzare con maggiore credibilità progetti di fuga.