Lo "scambio" di Lopez

Consueta conferenza stampa per il tecnico rossoblù in vista della gara di stasera contro la Fiorentina

Marco Castoni
01/02/2014
News
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Silvestri, Vecino e Adryan tra i convocati, Lopez che ha gli uomini contati, porta i nuovi innesti almeno in panchina, con la convinzione che potrebbero anche scendere in campo in caso di necessità:

“Eccetto Adryan, che sta recuperando la condizione, Vecino e Silvestri sono pronti. Ho già i primi undici in testa ma aspetto la rifinitura di domani”.

Sul brasiliano Lopez esprime un ulteriore pensiero:

"Sta iniziando a conoscere e capire il nostro calcio. È un trequartista, somiglia un po' a Cossu. L'ho visto nel Flamengo, se l'è cavata bene e non è facile per un ragazzo tanto giovane giocare in una squadra così blasonata".

Di fatto, l’indisponibilità di Cossu per squalifica, dopo l’ingenua ammonizione con il Milan, è l’assenza più significativa. L’idea è quella di Ekdal, ma il tecnico uruguagio potrebbe optare per Ibrahimi o nel dare una chanche allo “sciagurato” Cabrera, dietro Pinilla e Sau. Tra i 20 convocati non c’è Avelar, che comunque rimarrà in rossoblù nonostante l’arrivo di Bastrini.
La Fiorentina è un osso duro: ha un impianto di gioco collaudato, che richiama le idee del gioco spagnolo, con singoli capaci di inventare la giocata in ogni momento:

"Le individualità sono fortissime, ma ancora di più risalta il loro collettivo. Hanno un ottimo allenatore come Montella, sulla breccia solo da un paio d'anni ma che sta dimostrando di essere preparato e capace. Si vede la sua mano nel gioco della squadra".

Matri?

“Un ex che conosciamo bene, uno che può fare sia la prima, che seconda punta. Non va mai lasciato solo e nella la Fiorentina pare aver trovato la sua giusta dimensione”.

Sul match, la priorità è una e una sola:

“Dopo tre partite perse giocando come mai avevamo fatto in questa stagione, scambierei volentieri una prestazione spenta con un risultato positivo. Cabrera? Lunedì avremmo dovuto lavorare ma ho lasciato tutti liberi per poterci svuotare la testa dagli errori e dalla sconfitta immeritata con il Milan. Siamo pronti, determinati, bisognosi e vogliosi di punti: quando si fa risultato, si lavora con la mente sgombra”.

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