Uno è il bomber che sulle rive dell’Adriatico ha dimostrato di che pasta è fatto, l’altro è un portiere proveniente da un piccolo paese della Sardegna, che in Abruzzo sta cercando di giocarsi le sue carte per rimanere nel calcio che conta.
Uno è arrivato a Cagliari per condurre la squadra a suon di gol in Serie A: per ora è a quota un gol segnato, su quattro gare disputate, tre da titolare. L’altro ha cominciato proprio a Cagliari il suo cammino che lo ha portato a girovagare nelle categorie inferiori prima di approdare, lo scorso anno, tra i cadetti.
A Pescara Federico Melchiorri e Simone Aresti hanno stretto un rapporto particolare nel corso della stagione in cui sono stati compagni di squadra. Una sintonia, quella tra l’attaccante marchigiano e l’estremo difensore isolano, nata in campo e rafforzatasi anche al di fuori dal terreno di gioco. Proprio il portiere lo scorso giugno, sul profilo Twitter, aveva salutato l’ormai ex compagno, scrivendo: “Il Cagliari ha fatto il colpo dell'anno, in bocca al lupo amico mio!”.
Sabato il confronto tanto atteso: per il buon Federico la partita richiamerà un passato non troppo lontano (il ricordo dei playoff è ancora vivo), per Simone invece sfidare i suoi colori, quelli ancora stampati sulla propria pelle, non sarà facile. Tuttavia non è detto che il portiere possa essere della partita: potrebbe infatti essere destinato alla panchina, con Fiorillo titolare.
Ciò di cui siamo certi è che i due, appena si vedranno, si lasceranno andare ad un sincero abbraccio: l’amicizia, nonostante si cambi maglia, non può spegnersi.