Cerri, il predestinato: spinte da Nba ai blocchi di partenza

A 19 anni, il bomber Cerri è pronto a stupire

Luca Neri
28/09/2015
Approfondimenti
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Leggi la carta d'identità e apprendi di un ragazzo nato il 16 aprile 1996. Considerata la fiducia che nel nostro calcio si dà ai giovani, Cerri è praticamente un bambino. Poi lo guardi e vedi una faccia da ragazzino in un gigante di un metro e novantacinque, fisico da granatiere, altezza da NBA e spalle da NFL.

Guardarlo giocare è un piacere, non capita spesso di vedere un diciannovenne fare a sportellate con mezza squadra avversaria, tenere palla e vedergli irridere avversari che pensano di potersela giocare sul piano fisico col ragazzino di turno. Il fatto è che Cerri è tutto meno che un ragazzino qualunque, un predestinato paragonato a più riprese ad un certo Luca Toni da Pavullo nel Frignano.

Uno che ha disputato il precampionato con la Juve e giganteggiato anche nelle amichevoli internazionali con la sfrontatezza del teenager. Figuriamoci in Serie B: questo può essere il suo anno, sta cercando di ritagliarsi un ruolo importante nelle gerarchie di Mister Rastelli e anche contro il Latina ha dimostrato di essere un gradino sopra gli altri attaccanti della categoria e anni luce avanti ai suoi coetanei.

Chiedere a Schiattarella che nel finale di gara, innervosito, ha provato a spintonarlo, non ottenendo un benché minimo spostamento del corpo del centravanti.

Insomma, Cerri sta provando i blocchi, poi lo starter sparerà e lui partirà, correndo verso i traguardi che, inevitabilmente, arriveranno.

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