Cagliari, piga sa resolza in manus!

In serie B la tecnica è un lusso che in pochi, pochissimi, si possono concedere: spesso non basta

Alexandra Atzori
14/09/2015
Approfondimenti
Condividi su:

C'è chi lo disse già alla fine del campionato scorso:

“La serie B sarà un inferno. Là picchiano”

Luca Rossettini, ormai rassegnato come tutta la squadra a scendere nel campionato cadetto, anche se già con la valigia pronta per approdare nei pascoli della massima serie, aveva previsto quello che il Cagliari ha imparato a sue spese nelle prime due giornate di questa serie B.

Già lunedì scorso, contro il Crotone, gli uomini di Rastelli sono stati ripetutamente oggetto di falli ruvidi e non sempre sportivi, ma i sardi sono riusciti a portare l’intera posta in palio a casa e, probabilmente, il fatto che sul piano “fisico” non avessero risposto colpo su colpo ai calabresi è passato in secondo piano.

Sabato, però, questa differenza caratteriale tra la squadra di Rastelli e quella di Toscano è venuta fuori, eccome. I rossoblù non sono mai stati capaci, in tutta la partita, di giocare con cattiveria e grinta, forse anche perché gli uomini che meglio si sono comportati in quel di Terni, per esempio Sau, sono più famosi per le loro doti tecniche che per quelle di “picchiatori”.

Eppure, ormai l’abbiamo capito, in serie B servono più i guantoni da boxe che la mazza da golf; e dire che di giocatori esperti del campionato cadetto la squadra rossoblù ne è piena: per la verità qualcuno ha anche provato a giocare duro, come Balzano, Di Gennaro e Melchiorri, ma sono stati subito richiamati dall’arbitro, sanzionati con il cartellino giallo e, da quel momento, non hanno più osato mettere la testa fuori dal guscio, cosa che, invece, ha fatto, anche molto bene, la Ternana, che ha lottato su ogni pallone e ha raggiuto solo all’ultimo secondo un risultato che avrebbe meritato ampiamente di conquistare prima.

Rastelli, a fine gara, si è detto arrabbiato: oggi, quando ricominceranno gli allenamenti, sarà necessario che spieghi bene ai reduci della serie A che la tecnica non è tutto e, a chi è esperto della serie B, sarà meglio che il mister ricordi che bisogna lottare. Con il coltello in mano… o fra i denti.

Leggi altre notizie su Blog Cagliari Calcio 1920
Condividi su: