Il Cagliari e Marco Sau si erano lasciati 31 maggio, alla fine del campionato di Serie A contro l'Udinese. Si era detti un semplice “arrivederci”, dopo una rete, con le lacrime sul volto per la retrocessione in Serie B, per poi ritrovarsi due mesi più tardi per cominciare una nuova avventura.
Problemi fisici e poco spazio, gli hanno permesso di collezionare 30 presenze e appena 9 reti nella stagione 2014-2015. Un'annata non brillante, sia per la società che per il giocatore, rimasto, dopotutto, alla base, rifiutando le proposte provenienti dalla A.
L'arrivo di Massimo Rastelli è stato importante per l'attaccante di Tonara, che si è subito sentito al centro del progetto, rispondendo sempre presente alle chiamate, rinnovando anche il contratto sino al 2019. Già dalle prime amichevoli ha fatto vedere qualche giocata “alla Sau”, quelle che mandavano in difficoltà le migliori difese d'Italia e trafiggevano i portieri più illustri. Schierato nel tridente offensivo, Sau è diventato ancor più decisivo nelle gare ufficiali: con la Virtus Entella, nel Secondo Turno Eliminatorio di TIM Cup, due assist nei cinque gol messi a segno e prestazione più che sufficiente; nel turno successivo, al primo vero test impegnativo sul campo del Trapani, 120' e bersaglio grosso sfiorato in più di una circostanza.
Lunedì, invece, il ragazzo di 169cm ha raggiunto l'apice di questo avvio di stagione, fornendo il passaggio a Farias nell'azione del vantaggio, andando vicino diverse volte il gol, trovandolo successivamente, in spaccata, sul cross ben calibrato di Pisacane, chiudendo definitivamente la pratica Crotone.
Pattolino è un lusso per la categoria, con Rastelli abile nel schierarlo nella posizione più adatta per le sue caratteristiche, dandogli fiducia e continuità, quella che è mancata nell'ultimo periodo. Può fare la differenza in qualsiasi momento del match, sfruttando le proprie doti atletiche e tecniche. In Serie B, dal 2011, lo conoscono bene, quando in forza alla Juve Stabia si iscrisse per 21 volte nel tabellino e divenne vice-capocannoniere del torneo alle spalle di Ciro Immobile, non uno qualsiasi.
Sau è pronto a prendersi sulle spalle la squadra, trascinandola verso il Paradiso. Il suo idolo è Gianfranco Zola, uno di quelli abituati a portare in alto i colori rossoblu. E chissà che anche questo non sia un segnale...