26/05/91 - Cagliari, si chiude un ciclo: è l'ultima in rossoblù per Valentini, Pulga e Ranieri

L’addio di tre dei protagonisti del Cagliari dei miracoli

Alexandra Atzori
26/05/2015
Amarcord
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È il 26 maggio del 1991. Il Cagliari sta per disputare l’ultima gara del primo campionato in serie A dopo le stagioni in C e la cavalcata miracolosa che ha riportato i rossoblù nella massima serie in due anni. I sardi si sono salvati con un turno d’anticipo, con 29 punti in 34 gare e 29 gol fatti contro 44 subìti.

Oggi, al Sant’Elia, è atteso per l’ultima giornata il Bari, appaiato in classifica proprio con i rossoblù. Per la cronaca, la gara finirà con il risultato di 1-1 (gol di Lupo e Mobili) ma il motivo per cui citiamo questa partita è un altro: quella di oggi segna la fine ufficiale dell’avventura in rossoblù di tre autentiche bandiere del Cagliari di quegli ultimi anni, cioè Claudio Ranieri, Ivo Pulga e Mauro Valentini.

Ranieri, cronologicamente arrivato più tardi e rimasto a Cagliari meno tempo rispetto agli altri due, è sicuramente stato il simbolo di quella squadra, che ha compiuto l’autentico miracolo di centrare due promozioni consecutive dalla serie C alla A. Uno degli allenatori che sono entrati nel cuore dei tifosi rossoblù e che ancora oggi, a vent’anni di distanza, risulta uno dei più amati dai sardi. Dopo l’esperienza a Cagliari si è guadagnato fama internazionale allenando alcune delle squadre più importanti d’Europa. Ma non ha mai dimenticato da dove è partito.

Pulga arriva in Sardegna nella stagione 1985/1986. Rimane sull’isola per sei anni, disputando 174 gare e segnando 6 reti. Con una di queste, il 21 maggio 1989, dà i tre punti alla sua squadra contro l’Ischia (risultato finale 1-0) e, contemporaneamente, la matematica promozione in serie B. In seguito conferma il suo legame con l’isola diventando allenatore dei rossoblù, anche lui uno dei più amati dai tifosi, per la sua serietà e la sua simpatia. Attualmente è in cerca di una squadra ma non ci dispiacerebbe rivederlo a Cagliari.

Valentini è il più “longevo” in rossoblù dei tre. Arriva in Sardegna nel 1983 e disputa 210 partite segnando 9 gol. Rimane sull’isola anche negli anni della C ed è lui che firma uno dei gol, nella stagione 1989/1990, del 2-2 contro il Pisa, che garantiscono la matematica promozione in serie A. Attualmente allena nelle categorie minori.

Un giorno che chiude un ciclo, dunque. L’uomo che ha portato il Cagliari a compiere una vera impresa e due giocatori che in Sardegna hanno segnato pochi gol ma decisivi, lasciano la maglia rossoblù. Ma, di certo, da quel 26 maggio del 1991 non hanno lasciato il cuore dei tifosi.

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