Cagliari, largo ai giovani

A Festa il compito di valorizzare i giovani del vivaio rossoblù

Luca Neri
02/05/2015
Approfondimenti
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E adesso non c'è davvero più nulla da perdere. Il Cagliari ha un piede e mezzo in Serie B. Per ottenere la salvezza servirebbe un miracolo. Già da due partite, come sappiamo, alla guida tecnica della squadra c'è l'accoppiata Festa-Suazo.

Il primo dei due è un signore da circa 200 partite con la maglia sarda ed è nato a Monserrato. Insomma, il DNA parla per lui. Ha anche una grande conoscenza del settore giovanile del club, essendo stato allenatore della Primavera per due anni. Proprio da qui potrebbe nascere l'intenzione di lanciare qualche prospetto futuribile in prima squadra già dalle prossime gare.

Il Cagliari dispone già di diversi giovani interessanti, che meriterebbero l'esordio in Serie A. Le condizioni ci sono, anche i tifosi invocano a gran voce l'utilizzo dei ragazzi della Primavera, per poter osservare la meglio gioventù sarda. Barella ha già esordito in Coppa Italia ma non in campionato, il che sembra davvero un paradosso considerando che trattasi di uno dei più forti '97 in Italia. Poi c'è Caio Rangel, arrivato come la stellina brasiliana tutto dribbling e fantasia, utilizzato pochissimo e dirottato tra i giovincelli.

Meriterebbero una chance anche altri ragazzi meno noti ma comunque talentuosi, che stanno disputando un buon campionato Primavera. Ad esempio il portiere Werther Carboni, 19 anni appena compiuti.

L'estremo difensore di Sassari sta dimostrando di avere la stoffa e a volte batte persino i rigori. Su di lui pare abbia messo gli occhi addirittura il Tottenham. Cosa dire poi degli attaccanti Solinas e Anedda, di Murgia, di Scintu?

Tutti ragazzi che possono davvero avere un futuro, ma ai quali bisognerebbe dare una possibilità anche nel presente. Del resto, oggi non costa nulla. 

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