Cagliari: ecco la classifica dei 10 più grandi bomber della storia rossoblù

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Luca Neri
19/11/2014
Approfondimenti
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Come ogni mercoledì, ecco la nostra rubrica settimanale “Top Ten”. Questa volta abbiamo stilato la classifica dei dieci più grandi bomber rossoblù, i dieci attaccanti che si sono contraddistinti per riuscire a buttarla dentro con frequenza e regolarità.

10. Carlo Regalia: non propriamente un centravanti, più un trequartista. Un trequartista atipico se vogliamo, perché giocava in quella posizione pur non essendo esattamente un raffinato del pallone. Una specie di Gattuso ingentilito. Poi serviva segnare e lui c’era sempre. Per 35 volte a fine anni ’50 il tabellino vedrà Carlo Regalia tra i marcatori del Cagliari. Una volta conclusa la carriera da calciatore diventa uno storico ds del Bari, dove scoprirà qualche giocatorino niente male: avete presenti Zambrotta e Cassano?

9. Alessandro Matri: chi si ricorda di lui solo per le veline ha davvero la memoria corta. Perché “Mitra Matri” in meno di quattro anni segna tanti gol, alcuni pesantissimi, sempre accompagnati da quell’esultanza di cui solo Lazzari conosce il significato. È come Robin Hood dal dischetto, dove fa sempre centro, percentuale del 100%. Il Cagliari lo lancia al grande calcio, lui lo ringrazia segnando il gol dell’ex ogni volta che gli si presenta l’occasione.

8. Franco Selvaggi: ecco, quando Zoff nel 1982 alzava la Coppa del Mondo, lui c’era. Quando Tardelli segnava alla Germania, lui c’era. Unico rossoblù campione del mondo nella storia, anche se non scende mai in campo. Di statura minuta, con un cenerentolesco 38 di piede, segna a raffica in Sardegna, specie nel primo anno, il 1979.

7. Sandro Tovalieri: bomber di razza con pedigree, all’anagrafe Sandro Tovalieri, alla storia Cobra. Gioca in 12 squadre diverse, a Cagliari resta solo cinque mesi, pochi ma abbastanza per il Cobra, che fa in tempo a segnare 12 gol, mostrando un fiuto del gol disarmante.

6. Roberto Muzzi: a Cagliari i migliori anni della sua vita, in una citazione a metà strada tra Muzzi stesso e Renato Zero. Fatto sta che in Sardegna “Bum Bum” è davvero tanta roba, segna come se fosse la cosa più semplice del mondo e diventa un idolo.

5. Erminio Bercarich: “Erminio che?” potrebbero pensare molti. Ecco, questo signore qua è il giocatore con la media gol più alta della storia del Cagliari, quasi 0,7 a partita, anche più di Sua Maestà Rombo di Tuono. Fa le fortune del primo Cagliari dopoguerra, portandolo in B. B come Bercarich.

4. Luis Airton Oliveira: dalle favelas alla Serie A. Non è un testo di Emis Killa, è la favola di Lulù, che si ritrova dalla miseria di Sao Luis al palcoscenico della coppa UEFA. Oliveira, negli anni ’90, è un idolo assoluto per i tifosi del Cagliari, che possono godersi il loro brasiliano, seppur naturalizzato belga. Nel 1996 saluta lasciando come biglietto d’addio quei 42 gol siglati in quattro anni. È tutta una finta: tre anni dopo torna e ne segna altri 4, tanto per fare brodo.

3. David Velasquez Suazo: in questa classifica è terzo, sulla palla arrivava sempre per primo, con quella sua progressione illegale. Per numero di gol fatti è il secondo giocatore nella storia del Cagliari, avvicinandosi alla tripla cifra. Miglior realizzatore straniero dei rossoblù, saluta l’isola per mettere in saccoccia qualche soldino nerazzurro. Col senno di poi, meglio il mare del Poetto.

2. Luigi Piras: sarà una coincidenza o destino, ma se sei un giocatore storico del Cagliari ti chiami con quel nome. Come Riva, come Cera ( che però era Pierluigi). Non sono certo invece un caso tutti i gol segnati da Piras coi sardi, 87 gol da bomber diventando un emblema per questo club, rappresentato con estrema fierezza da uno come lui, sardo sino al midollo.

1. Luigi Riva: forse non si doveva mettere nemmeno in classifica, troppo scontato. Forse non bisognerebbe nemmeno pronunciare il suo nome, ma sarebbe uno spreco, “Giggirriva” suona troppo bene. Ma è evidente che ogni descrizione è riduttiva, insensata. Perché Rombo di Tuono non sarà mai descrivibile, sarà solo narrabile, come si racconta una favola, un mito, una leggenda. Vorrei dire che nessuno ha segnato più di lui, ma poi finirei per essere ovvio. (E intanto l’ho detto). Allora dirò solo il numero di gol segnati dal Re di Casteddu in rossoblù. Centosessantaquattro. Centosessantaquattro. Sommate le cifre di 164. Se non è leggenda questa…

Questa la nostra top ten. La vostra?
 

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