Avramov: 6.5. Sempre più una certezza. Sicuro sui palloni alti e sulle conclusioni ravvicinate degli attaccanti partenopei, sulle quali si distende e blocca il pallone. Ben protetto dal grande lavoro del reparto difensivo. Sarà sempre più dura per Adàn prendere il suo posto.
Pisano: 6.5. Grande corsa e maggiore attenzione nella fase difensiva, rispetto alle precedenti gare, per il terzino selargino, che al secondo tempo (come già accaduto a Parma) viene dirottato sulla fascia sinistra. La mossa è vincente, e porta a contenere meglio le sortite avversarie.
Del Fabro: 6.5. Avevamo già avuto l’occasione di gustarci un assaggio delle qualità difensive del giovane centrale. Ben sostenuto dal compagno di reparto Astori, riesce a gestire una partita complicata con la tranquillità che di certo non si confà a un classe ’95.
Astori: 6.5. Sarebbe stata una partita da 7 se il “Tedesco” non avesse commesso un’ingenuità in area su Pandev, costata il rigore per il Napoli. Per il resto, conduce una gara impeccabile, senza sbavature e con la certezza che, se continua così, un posto per i prossimi Mondiali potrà giocarselo pure lui.
Avelar: 5.5. Soffre da matti le sortite offensive di Maggio, oltre all’imprevedibilità di Insigne. Non riesce neppure a spingere in maniera adeguata. Resta giustamente negli spogliatoi al termine del primo tempo (Dal 1 st. Ekdal: 6. Ha un secondo tempo per dimostrare che, probabilmente, avrebbe potuto essere schierato anche dall’inizio. Effettua un buon filtro a centrocampo, e non disdegna la partecipazione al contropiede. Per poco un suo scivolone in area non trasforma un pallone innocuo in potenziale occasione da rete per gli avversari).
Dessena: 6.5. Partita di grande sacrificio per il centrocampista rossoblù, che al secondo tempo deve fare gli straordinari in fascia destra. Difende bene, attacca, non gli si può chiedere di più. da brividi gli ultimi minuti di partita, durante i quali, stremato, rischia di perdere la bussola. Ma per fortuna l’arbitro fischia la fine.
Conti: 6. Cagliari-Napoli è solitamente la “sua partita”. Oggi però si rintana davanti alla difesa, e lavora nell’oscurità, recuperando un gran numero di palloni e ribaltando velocemente l’azione.
Nainggolan: 7.5. Un solo aggettivo: “mostruoso”. Probabilmente la miglior partita giocata in questa stagione da parte del belga-indonesiano, che riesce a presidiare ogni zona del campo. I suoi dribbling sullo stretto fanno impazzire i centrocampisti napoletani. Peccato solo per qualche passaggio di troppo errato, ma dinnanzi a questo strapotere fisico e tecnico ci si può passare sopra.
Cossu: 7. Per lui vedere azzurro corrisponde a vedere rosso per un toro. Gioca una partita frizzante, cambiando gioco con facilità e offrendo spunti interessanti per gli attaccanti rossoblù. Sostituito quando forse avrebbe ancora potuto dare qualcosa (Dall’84’ Ibraimi: sv.)
Sau: 6.5. Gara complicata per il piccolo attaccante sardo, che tenta con i suoi giochi di gamba di ubriacare i difensori del Napoli e non disdegna talvolta la conclusione in porta. In netto miglioramento di condizione.
Nenè: 7. In soli dieci minuti riesce a fare di tutto: segna una rete annullata per fuorigioco, si fa ammonire, segna il gol del vantaggio del Cagliari e poco dopo è costretto a chiedere il cambio a causa di un infortunio al flessore. Sfortunatissimo (Dal 13’ Pinilla: 6.5. Rientrava dall’ennesimo infortunio, e ha dovuto fare ingresso in campo senza potersi riscaldare. Nonostante questo, gioca una partita da grande attaccante: ci prova dalla distanza e di testa, e con grande generosità ritorna in copertura, a dar manforte a difesa e centrocampo).
Chi sale
Radja Nainggolan si merita senza alcun dubbio la palma di migliore in campo. Onnipresente, conduce una gara da grande giocatore. Meriterebbe, ed è dura affermarlo, palcoscenici più importanti. Ottime le prestazioni degli altri sardi: Sau e Cossu riescono ad essere incisivi, e un voto di incoraggiamento va anche al giovane Del Fabro, che in una partita così complicata non ha deluso le tante aspettative.
Chi scende
Avelar è l’unica nota stonata per i rossoblù. Il brasiliano sta attraversando il periodo più nero da quando si trova in Sardegna. Non riesce a spadroneggiare lungo la fascia sinistra, che diventa terra di conquista avversaria. Non sarebbe più logico, senza dover sempre spostare Pisano sulla sinistra, inserire da subito Murru?