Era pronto a lasciare il Cagliari per andare al Leeds, ma il destino, mascherato sotto forma di “burocrazia” e documenti errati ha fatto sì che il “terzino?” brasiliano Danilo Avelar sia rimasto invece in rossoblù. In questa stagione – fino ad ora – è lui il titolare a sinistra, libero finalmente di poter attaccare. Ai microfoni del Corriere dello Sport ha detto:
“Dopo due anni di ambientamento ho capito che questa doveva essere la stagione della svolta e che Zeman era l’allenatore giusto perché il suo calcio offensivo mi avrebbe permesso di esprimermi meglio. Venivo dall’Ucraina e l’impatto non è stato semplice. Mi si chiedeva soprattutto di difendere ma io ero più abituato a spingere. Mi sentivo un po’ legato e non ero libero con la testa perché avevo sempre paura. Devo sempre dare una mano dietro, ma ora posso spingere molto di più perché è l’allenatore che me lo chiede”.
Uno sguardo al futuro:
“Voglio far bene qui a Cagliari e poi si vedrà. E’ normale avere grandi ambizioni. Sono felice e mi trovo bene, poi in futuro si vedrà”.
Sul campionato fin qui disputato:
“Secondo me mancano solo due successi di fila per portare la giusta convinzione all’ambiente. Anche quando i risultati non sono arrivati, le prestazioni sono state buone, quindi ci vuole quel qualcosa in più che può arrivare solo con maggiore fiducia nei propri mezzi. Stiamo lavorando per questo e ci arriveremo molto presto. Ci voleva tempo per assimilare le istruzioni di Zeman ma ormai ci siamo e presto si vedrà il nostro miglior calcio”.
Pensando alla Sampdoria
“Sta facendo bene ma non è certo imbattibile e dopo quello che abbiamo fatto noi nelle sei partite precedenti, può succedere di tutto. Credo nella mia squadra e con l’aiuto dei nostri tifosi, cercheremo di ottenere una importante vittoria”.
* i virgolettati sono tratti da cagliarinews24