Come un leone in gabbia, ha dovuto sopportare la prigionia al quale era relegato a causa del brutto infortunio che lo aveva costretto ai box sin dall’inizio del campionato. Poco più di due settimane fa Daniele Dessena ha ottenuto le chiavi della cella, ne è uscito ed è tornato a ruggire, palesando la sua manifesta superiorità rispetto al collega Joao Pedro, che lo aveva sostituito con scarsi risultati. Ora per l’interno italiano la strada è in discesa, deve pian piano ritrovare la condizione dei giorni migliori, ma non appena lo farà potrà esprimersi al meglio. Soprattutto perché, per caratteristiche di gioco, appare come il prototipo del centrocampista Zemaniano, ovvero un generoso incontrista che fa da diga in mezzo al campo, offrendo tanta quantità. Per voler trovare il pelo nell’uovo non ha mai segnato parecchio, ma pure questa lacuna può essere colmata: con Zeman anche Ekdal, uno che di gol ne ha storicamente fatti pochi, è riuscito a realizzare addirittura una tripletta. I presupposti per vedere anche il centrocampista ex Sampdoria andare in rete, insomma, ci sono tutti. La prova della sua funzionalità al gioco del tecnico boemo sono stati i ripetuti proclami che lo dichiaravano incedibile. Così in effetti è stato, Daniele è rimasto in Sardegna e lo ha fatto molto volentieri, lui che è perfettamente integrato nella realtà cagliaritana, dove si trova magnificamente. Ora il buon Dessena, dopo aver guadagnato le chiavi della sua gabbia, vuole ottenere anche quelle del centrocampo cagliaritano, per poter dimostrare che il vero affare del Cagliari, quest’anno, è stata la sua conferma.