Strano a dirsi, ma il Cagliari versione 2022 è una macchina da punti.
Dopo un girone d'andata da dimenticare, i bassifondi della classifica come costante, ed un Mazzarri che più che “alchimista stregone” sembrava uno spaesato “piccolo chimico”, al giro di boa, i risultati sorridono ai rossoblù.
In una stagione ormai battezzata da tanti, come quella del “salviamo la faccia e poi se ne riparla (nel caso) il prossimo anno”, 6 punti in due gare sono una notizia non certo da poco.
Lo scossone dato in coda alla classifica infatti, condizionerà eccome. Squadre come Salernitana, Genoa, Venezia e Spezia, sanno che c'è, seppur sornione, un Cagliari birichino che potenzialmente può sconquassare i piani.
E se due vittorie nel globale di un campionato avaro di punti, non sono tutta questa gran cosa, nell'immediato invece vogliono dire tanto: allungano da una parte la vita a Mazzarri e al suo Cagliari, e dall'altra mettono pressione alle dirette concorrenti.
Prove tecniche di salvezza? Rinascita? Fine della crisi?
Per ora, semplicemente due gare giocate appena sopra il livello stagionale.
Quanto è bastato però, per portare a casa il risultato. Complice forse anche un pizzico di fortuna (vedi la minima deviazione sul gol di Pereiro), dove in altri tempi la palla sarebbe finita sul fondo anziché in porta. Non certo dettagli.
La prossima in calendario però è a Roma contro i giallorossi. E come sempre accade contro le grandi squadre, ci sarà oltre al gap tecnico, anche il peso del blasone altrui e la paura dell'Olimpico da dominare.
Se Pavoletti e compagni la sapranno interpretare, nulla di strano che potenzialmente, si torni a casa senza perdere. Ma va giocata, sudata e masticata, centimetro dopo centimetro e fino alla fine. Proprio come fanno le “squadracce” che si devono salvare.
E a volte, il piglio guascone premia chi ci prova.