05/09/1993: per Bruno Giorgi la prima sulla panchina rossoblù è da dimenticare

Esordio amaro per il tecnico pavese chiamato a sostituire Gigi Radice

Alexandra Atzori
05/09/2014
Amarcord
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Siamo nel settembre del 1993. Come abbiamo ricordato nell’articolo del 29 agosto, Gigi Radice, allenatore del Cagliari designato da Massimo Cellino per sostituire Carletto Mazzone sulla panchina rossoblù in vista dell’importante partecipazione alla Coppa Uefa, viene esonerato alla vigilia della prima gara di campionato. Il tecnico si rifiuta di prenderne atto, si siede ugualmente in panchina e la squadra perde per 5-2 contro l’Atalanta sul campo neutro di Bologna. Al suo posto viene chiamato Bruno Giorgi, uomo di grande esperienza: ha già guidato la Fiorentina, l’Atalanta e il Genoa ma, purtroppo, l’esordio è amaro, come è stato per diversi allenatori prima di lui. È il 5 settembre e al Sant’Elia si gioca Cagliari-Udinese ma Giorgi è appena arrivato, non ha avuto molto tempo per conoscere i suoi nuovi ragazzi e per spiegare loro le sue idee: la squadra rossoblù perde quella gara per due a uno (ai gol dell’ex Marco Branca e di Francesco Statuto risponde Massimiliano Allegri, al suo primo gol con la maglia isolana) ma ha modo di rifarsi durante la stagione.
Nonostante la partenza falsa quel Cagliari riuscirà a concludere il campionato al dodicesimo posto e, cosa molto più importante, ad arrivare in semifinale in Coppa Uefa dopo aver eliminato i rumeni della Dinamo Bucarest, i turchi del Trabzonspor Kulübü, i belgi del K.V. Mechelen e la Juventus. Il sogno si infrange a un passo dalla finale per colpa di un’altra squadra italiana, l’Inter.
È indubbio, però, che quella squadra sia stata una delle migliori della storia del club rossoblù: e buona parte del merito è da attribuire proprio a Bruno Giorgi.

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