Non basta il trio Olsen-Joao-Pereiro: le pagelle rossoblù

Le pagelle del Cagliari, sconfitto 4-3 in casa dalla Roma

Marco Zucca
01/03/2020
Il Borsino Rossoblù
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Olsen: 7. Quattro gol subiti, ma i numeri non devono trarre in inganno. La prestazione dell'estremo difensore è da applausi. Al ritorno in campo, infatti, si rivela subito decisivo: impegnato sui tiri di Mkhitaryan e Kalinic, devia incredibilmente sulla traversa un tiro di Under, poi si oppone su Kluivert e ancora su Bruno Peres. Nemmeno il tempo di esultare per il vantaggio che capitola senza colpe sul pareggio di Kalinic, il quale trova anche il 2-1. Nella ripresa viene salvato dalla traversa colpita da Kluivert, che in seguito lo trafigge. Bravissimo nella seconda metà del secondo tempo su Kluivert, mentre capitola definitivamente sulla punizione di Kolarov, ingannato dal movimento di Mkhitaryan.

Cacciatore: 5. Deconcentrato, sbaglia un controllo semplice e nel primo tempo non sale in nessuna circostanza. Quando supera la metà campo si generano opportunità, ma è troppo poco.

Pisacane: 4.5. Preferisce come suo solito andare in anticipo. Male, veramente male sul terzo gol della Roma, quando non interviene di testa sul giocatore giallorosso che effettua la sponda decisiva per Kluivert.

Klavan: 4. Kalinic gli passa alle spalle e l’estone fatica a tenerlo. Grave anche l’indecisione su Under, che lo salta con facilità disarmante. Bravo invece quando pressa alto e induce all’errore l’avversario, tramutando una possibile azione difensiva in offensiva. È responsabile con Pellegrini sulla seconda rete giallorossa e in occasione della traversa di Kluivert, quando fallisce un passaggio semplice. Legge malissimo insieme a Pisacane la ripartenza avversaria: con tre tocchi la Roma trova il terzo gol.

Pellegrini: 4.5. Dalle sue parti imperversano Under e Bruno Peres e il giovane spesso non regge il passo. Dovrebbe inoltre dosare meglio i cross. Tenta il tiro in porta, ma trova l’opposizione di Pau Lopez. Da rosso l’errore clamoroso che regala a Kalinic l’assist per il pareggio; è anche tremendamente in crisi, insieme a Klavan, su Mkhitaryan in occasione del 2-1. Atterra Bruno Peres con troppa irruenza, meritando il giallo, e in rare occasioni è lucido nelle scelte.

Ionita: 5. Predilige recuperare palla che impostare. Male quando, servito da Nainggolan, non calcia in porta e poi non serve a dovere il compagno fallendo il retropassaggio (Dal 66’ Pereiro: 7. Entra col piglio giusto e trova la prima rete in Italia con un delizioso sinistro basso angolato).

Oliva: 6. Bravo ad aprire il gioco con precisione e a mordere le caviglie romaniste. Mette lo zampino nel vantaggio rossoblù con un preciso lancio per il numero 10.

Rog: 6-. Abbina le due fasi con qualità, recuperando con grinta una marea di palloni, salvo poi spegnersi quando la partita non va per il verso giusto (Dal 90’ Ragatzu: s.v.).

Nainggolan: 5.5. Combatte contro la sua ex squadra. Perde qualche pallone di troppo, ma spesso non per suo demerito, quanto per mancato appoggio dai compagni, che inoltre lo servono quando è marcato da due/tre uomini. Ci prova dalla distanza, ma il tiro centrale viene neutralizzato.

Joao Pedro: 7. Nainggolan a inizio match gli offre un gran pallone ma il brasiliano sfortunatamente scivola e sbaglia lo stop. Eppure, fa il suo dovere con una doppietta che lo porta a quota 16: un pallonetto da leccarsi i baffi che non lascia scampo a Pau Lopez, poi si fa parare un rigore ribadendo poi in porta di testa. Diffidato, viene ammonito e salterà la prossima partita contro la Spal.

Paloschi: 5. Cerca di trovare invano qualche spazio. Fatica a entrare nel vivo del gioco, salvo in sporadiche circostanze (Dal 66’ Simeone: 6. Appena entrato viene subito ammonito per un duro intervento su Villar. Da apprezzare il suo impegno nel lottare su ogni pallone).

All. Maran: 5. Difficile formulare un giudizio sull'allenatore. Prova a dare fiducia in avanti a Paloschi, anche se l’attaccante non è mai pericoloso. Schiera la migliore difesa possibile, ma il reparto è autore di una prestazione imbarazzante: il tecnico non è ancora riuscito a comunicare ai centrali difensivi le giuste strategie per non incassare gol su gol. Una grave gatta da pelare. Unica gioia è rappresentata dai soliti gol di Joao Pedro e dalla prima marcatura di Pereiro, frutto tuttavia di giocate estemporanee.

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