Un altro anno sta per consegnarsi alla storia, un anno per il Cagliari cominciato con i migliori auspici e proseguito in maniera ancor più emozionante, considerata l’inattesa ma preziosissima sesta posizione in classifica che al momento consegnerebbe ai rossoblù le chiavi per rientrare in quell’Europa che in Sardegna manca dal 1994.
Un risultato ancor più sorprendente se si pensa che la squadra solo un anno fa, anche se priva di diversi elementi che oggi si stanno rivelando trainanti, lottava per obiettivi decisamente differenti, ovvero per non retrocedere, e aveva prospettive certamente poco esaltanti di fronte a sé.
Cosa è cambiato quindi nei numeri dei rossoblù nell’arco di una stagione? Cosa gli ha permesso il salto di qualità? Si può dire pressoché tutto, dalle vittorie cresciute (da 3 a 8) ai pareggi e alle sconfitte diminuiti (da 8 a 5 e da 6 a 4). Lo stesso vale per i gol realizzati, aumentati più del doppio (da 16 a 33) e per la scorta di punti (da 17 a 29, + 12). Curiosamente le reti subite sono invece rimaste le stesse (23), anche se il dato è sicuramente influenzato dai tanti infortuni e squalifiche che negli ultimi tempi non hanno permesso a Maran di schierare la miglior formazione possibile.
Cifre che, seppur parziali, dipingono alla perfezione la crescita verticale della squadra, passata infatti dal 14^ al 6^ posto in classifica e capace di issarsi pressoché alla pari tra le grandi del campionato. Cifre che, combinate magari ad un mercato invernale intelligente, possono far sognare i tifosi rossoblù in previsione della seconda parte del Campionato.