Senza ombra di dubbio Maran ha dimostrato soprattutto in questa stagione, di essere un tecnico che recepisce le indicazioni offerte dal campo e tiene conto delle caratteristiche dei giocatori a disposizione, attuando correttivi validi, perseguibili con credibilità nel tempo.
Ciò che rappresenta al meglio tale dote è l’evoluzione nell’utilizzo di Radja Niainggolan. Il belga, dopo un’iniziale disposizione nel cuore del centrocampo, ha visto il proprio raggio d’azione avanzare sulla trequarti. Uno spostamento che ha consentito l’innesto di Cigarini, ovvero un regista puro, così come la valorizzazione delle qualità migliori del “tuttocampista” ex Inter e Roma.
Alle spalle di un indomito Simeone e in linea con un efficace Joao Pedro, Nainggolan è un perfetto trascinatore, prezioso collante tra attacco e centrocampo. Non solo, l’agire più alto ha consentito l’innesco di quelle doti balistiche ammirate in occasione dei match vittoriosi con Spal e Fiorentina, così come l’esaltazione della capacità di innescare puntualmente i compagni.
La momentanea fascia di capitano in assenza dell’infortunato Ceppitelli, sembra aver dato ulteriore spinta ad un uomo tornato ai fasti che l’avevano portato alla ribalta internazionale.
Uno status guadagnato con merito in passato, che non può non rappresentare un ambizioso punto d’arrivo per il resto della squadra.
Nainggolan ha iniziato la propria scalata nel calcio che conta dalla Sardegna per poi farci ritorno per amore. L’attualità parla di una storia a lieto fine, che tuttavia promette di scrivere altre e importanti pagine.