Il problema al polpaccio e il conseguente periodo d’inattività, hanno consentito a Rolando Maran e i suoi collaboratori di analizzare al meglio la situazione del centrocampo rossoblù, ovvero il reparto indiziato d’essere quello più completo ed in grado di trascinare il resto della squadra.
L’assetto d’inizio stagione contemplava Radja Nainggolan nelle vesti di regista con Cigarini prima alternativa. Le due gare casalinghe con Brescia e Inter tuttavia hanno restituito un “Ninja” impacciato, che nonostante doti tecniche e fisiche indiscutibili faticava nell’assolvere al compito di metronomo designato.
L’assenza forzata dell’ex Inter e Roma unita alla sosta dovuta agli impegni delle Nazionali, ha portato un allenatore rossoblù reduce da due sconfitte ad un rimescolamento delle carte, optando per il pronto inserimento di un regista di ruolo e l’innesto di un Castro sempre più vicino alla forma ottimale.
Di fatto un utilizzo dei diversi interpreti nel ruolo maggiormente congeniale è sembrata una mossa scontata, capace di invertire prontamente la rotta e consentire il conseguimento di cinque risultati utili consecutivi.
All’interno di tale discorso, contro la Roma Nainggolan è stato schierato dal primo minuto sulla trequarti, interpretando un compito che negli ultimi anni ne ha esaltato le virtù. Una condizione non ottimale e un palcoscenico che suscita forti emozioni non hanno permesso di ammirare un Nainggolan brillante. Tuttavia quello della Capitale sembra esser stato il primo passo verso un nuovo percorso.
Un reset che si configura come ampiamente capace di dare nuova linfa alla carriera dello stesso belga ma non solo, l’intera compagine rossoblù infatti è protratta verso il raggiungimento stabile di una dimensione di maggior prestigio.
Uno status che appare ragionevolmente essere nelle corde della rosa isolana, che dovrà contare sull’apporto continuo di tutti i componenti e in particolare di quelli che come Nainggolan sono abituati ad esibirsi nei palcoscenici più importanti.