La vicenda stadio va avanti, e mentre la Clarin Tribune porta in tribunale La Cagliari Calcio con l’intenzione di chiedere al giudice il sequestro dell’impianto cagliaritano, “esce allo scoperto” anche il Sindaco Massimo Zedda che torna a parlare di ciò che il comune ha intenzione di fare per la riqualificazione dello stadio Sant’Elia.
I lavori di ristrutturazione potrebbero finalmente riprendere nonostante appunto il contenzioso di cui sopra tra la società di Viale La Playa e la ditta appaltatrice i lavori sulle strutture amovibili. Per il primo cittadino Massimo Zedda, l’obbiettivo è quello di ampliare la capienza dell'impianto, passando dagli attuali 5000 ai 12000 posti a sedere possibili con l riapertura del settore Distinti: si è infatti ottenuta la perizia positiva sullo stato d'avanzamento dell'opera.
La collaborazione tra Cagliari Calcio e il comune sembra possa essere proficua, viste le buone intenzioni del sindaco Zedda, che comunque preferisce rimane al riparo dagli equivoci non lanciandosi in ipotesi su quelli che potrebbero essere i tempi di realizzazione.
Resta da stabilire quale sarà l'organo che stabilirà la possibilità dell'accesso ad un pubblico più ampio.
Dopo la soppressione per mano governativa della Commissione Provinciale di Vigilanza, che già si incaricò di dare il via libera alla riapertura dello stadio se pur a capienza ridotta, pare che l'ipotesi più plausibile sia quella che a decidere in merito all’apertura dello stadio a 12000 posti possa essere affidata nuovamente alla stessa Commissione Comunale di Vigilanza.
Si attendono novità in merito, ma intanto anche la società di Massimo Cellino, tramite un comunicato ufficiale comparso sul sito della Cagliari Calcio, conferma l'intenzione di completare i lavori il prima possibile.
Intanto le idee per la realizzazione di un nuovo stadio prendono sempre più forma: secondo Zedda il nuovo impianto dovrà essere "polivalente", in grado di ospitare attività extracalcistiche, escludendo centri commerciali, rei di togliere lavoro al commercio cittadino.
Notizie che fanno ben sperare, sempre che i problemi con la Clarin, società appaltatrice dei lavori di ricostruzione, non complichino tremendamente il tutto.