Il turnover dà ragione a Maran

Giuste le scelte del tecnico trentino contro il Napoli, che quando pesca dal mazzo solitamente ci azzecca

Michelangelo Corrias
09/05/2019
Approfondimenti
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Conoscere il proprio organico è  una qualità che non deve mai mancare nel background di un qualsiasi allenatore: Rolando Maran lo sa bene, e ne ha dato piena dimostrazione contro il Napoli, in un gara stranissima dove il risultato è stato beffardo e bugiardo, ma le risposte dalla rosa ci sono state, quello sì.

Al San Paolo il tecnico trentino ha lanciato una formazione inedita, difficilmente pronosticabile, lasciando in panca alcuni dei soliti noti e inserendo facce fresche. Come il greco Lykogiannis dal primo minuto invece del motorino Pellegrini, scelta rivelatasi azzeccata una volta iniziato il match. Poi Deiola in mediana al posto di Padoin o Barella, poco utilizzato in questa stagione ma autore di una prestazione di sostanza è personalità, e infine Cerri con Pavoletti, il doppio centravanti che non ti aspetti.

Questa sorta di turnover, al netto del punteggio finale, ha premiato le idee dello stratega ex Chievo, che ha stupito tutti ancora una volta, fermando per oltre 80' il Napoli a casa sua. I vari Lyko, Deiola e Cerri infatti, hanno risposto presente all'appello, ripagando la fiducia del loro mister, e chiedendo a gran voce una maglia da titolare.

Non si sa se Maran li accontenterá pure la prossima giornata, ma due fattori risultano decisamente evidenti. Il primo: anche le pedine che giocano di meno, una volta chiamate in causa, danno il loro apporto sostanziale alla squadra. Il secondo: non esistono titolarissimi tra gli isolani, tutti possono scalare le gerarchie.

Il tecnico rossoblù prende nota e magari farà un pensiero per un'altra rotazione pure la partita successiva, quando la Lazio entrerà nella tana della Sardegna Arena.
 

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