L'ex allenatore del Cagliari, Massimo Rastelli, è stato intervistato da TuttoJuve.com.
Ecco alcuni passaggi fondamentali delle sue dichiarazioni:
"Le sensazioni e le aspettative del Cagliari per la sfida alla Juventus? La Juve ha dimostrato negli ultimi sette anni di essere l'assoluta dominatrice in Italia, per cui è inevitabile che parta con i favori del pronostico. Dovrà, però, non abbassare la guardia come successo contro il Genoa ma è consapevole di affrontare una squadra come il Cagliari che è molto ostica e determinata che è in grado di poterle far male.
I punti di forza del Cagliari per mettere in difficoltà la Juventus? L'entusiasmo degli ultimi risultati e lo stimolo di affrontare una grande squadra: saranno queste le armi a disposizione del Cagliari per mettere in difficoltà la Juventus. La compagine sarda sta vivendo un bel periodo e penso ci siano tutti i presupposti per assistere ad una bella partita.
Se il Cagliari si ispirerà alla prestazione del Genoa all'Allianz Stadium? Il Cagliari metterà in preventivo di subire un gol ma dovrà cercare di non subire il secondo, altrimenti la strada sarà completamente in salita. Se la partita dovesse rimanere in equilibrio, l'esito del match potrebbe mutare grazie ad una disattenzione, ad un calcio da fermo o ad una situazione positiva che possa permetterti di pareggiare. Esattamente quello che è accaduto al Genoa nel match di Torino.
Barella e Pavoletti i due più pericolosi del Cagliari a cui la Juventus deve fare attenzione? Sono quelli più chiacchierati e sulla bocca di tutti, soprattutto Nicolò per il fatto che è andato in Nazionale. Nel complesso, oltre a Pavoletti che ha segnato nelle ultime giornate, ci sono giocatori come Castro, Joao Pedro, Srna, Bradaric, l'ex Padoin. Ognuno, a mio avviso, ha le capacità e i mezzi per trovare la giocata determinante in qualsiasi momento.
Se ho parlato benissimo di Barella in una recente intervista? Sì, sottolineavo la grande capacità di recupero tra un match e un altro e dovevo praticamente fermarlo perché voleva fare lo stesso tipo di allenamento dei compagni (sorride ndr). Chi gioca ogni tre giorni deve possedere un motore diverso rispetto agli altri, lui a mio avviso lo possiede. L'esempio che posso fare è quello di Chiellini che, nonostante abbia perso qualcosina negli ultimi anni, possiede ancora una grandissima facilità nel giocare a distanza di pochi giorni.
Barella da grande squadra? E' un giocatore da grandi club come la Juventus, questo lo posso dire con certezza. Al di là delle doti tecniche, possiede l'umiltà e l'ambizione di chi vuole arrivare in alto. Chi lo compra a 50 milioni fa un affare? Non so quanto possa esser la sua valutazione e non sta a me stabilirla, ma il futuro acquirente dovrà sapere che potrà ammortizzare il cartellino di Nicolò in quanto ha 22 anni ed enormi margini di crescita. Sicuramente è un acquisto che andrebbe fatto adesso, perché potrebbe esser rivenduto al doppio e non sarebbero soldi spesi a vuoto.
Se Barella può subire il passaggio da una piccola a una big? Tutti gli ottimi calciatori che erano definiti tali hanno impiegato del tempo a conoscere la Juventus. E in generale penso che potrebbe accadere questo anche a Nicolò. L'ho visto giocare in Nazionale e in quelle due partite mi sembrava un veterano e non un debuttante, poiché si trovava davvero molto a suo agio.
La partita del Cagliari dell'anno scorso con la Juventus all'esordio del Var? Sicuramente è entrata negli annali per il primo rigore concesso con l'ausilio del Var (rigore concesso al Cagliari ndr). Ricordo un grandissimo rammarico: giocammo benissimo il primo tempo che concludemmo sotto, se Farias avesse segnato il pareggio penso che sarebbe andata diversamente nella ripresa. Subimmo il 2-0 da Dybala e la partita si complicò tremendamente, e quando vai sotto di due reti contro la Juventus è sempre molto difficile poter recuperare".