La lavagna tattica: Juventus-Cagliari

Undicesimo atto della Serie A 2018-2019. All'Allianz Stadium, match tra bianconeri e rossoblu. Duello in panchina tra Allegri e Maran

Fabio Loi
02/11/2018
La Lavagna Tattica
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Dopo la vittoria interna contro il Chievo Verona, il Cagliari vuole continuare il suo percorso di consolidamento nella classifica della Serie A 2018-2019.

L’avversario dei sardi guidati da Rolando Maran, che giocheranno in trasferta all'Allianz Stadium, sarà la Juventus, dominatrice degli ultimi anni del campionato.

I bianconeri sono reduci dalla vittoria per 2-1 fuori casa contro l'Empoli, mentre i rossoblu hanno vinto 2-1 in casa col Chievo Verona.

Vediamo quali sono le due filosofie tattiche dei due allenatori in vista della partita in programma sabato alle ore 20.30.

Il 4-3-3 di Allegri: Indubbiamente l’arrivo di Cristiano Ronaldo non ha solo aumentato in maniera esponenziale il tasso tecnico della Juventus, ma ha anche dato la possibilità ad Allegri di adottare nuove soluzioni tattiche. Tra queste c’è sicuramente il 4-3-3.

Questo schieramento tattico viene considerato come diretto discendente del sistema diagonale (meglio conosciuto come 4-2-4). Il modulo 4-3-3 è la conseguenza “difensivista” del 4-2-4 del Brasile degli anni ’50.

L’aggiunta di un centrocampista in più permette non solo una maggiore copertura difensiva, ma altresì non compromette la propensione offensiva. La disposizione a 3 del centrocampo agisce all’unisono e in maniera compatta in modo da tenere corta la squadra.

Questo settore è generalmente formato da un regista (Pjanic), che opera davanti alla retroguardia e che ha il compito di rilanciare il gioco e dettare i tempi ai compagni, affiancato da due interni dalle caratteristiche difensive e offensive (Bentancur e Matuidi), capaci di inserirsi in avanti.

Gli attaccanti esterni (Douglas Costa e Mandzukic) svariano su tutto il fronte e si scambiano spesso la posizione, per non dare punti di riferimento al diretto avversario.

Nella manovra esterna, svolgono un ruolo chiave anche i terzini (Cancelo e De Sciglio) che, oltre ad avere compiti di copertura, devono avere anche doti di resistenza e tecnica per portarsi verso il fondo campo (con o senza palla) per creare superiorità numerica.

Davanti al portiere (Szczęsny), i centrali in genere sono solitamente dotati di grande forza fisica e di senso della posizione: nel caso della Juventus, Allegri opta spesso la combinazione che prevede un centrale con caratteristiche di impostazione (Bonucci) e uno di forza fisica (Benatia).

Infine, aspetto non meno importante, è quello legato all’attaccante centrale. Tale ruolo ha subito un cambiamento con questo modulo tattico poiché non sempre viene schierato un elemento forte fisicamente, abile nel gioco aereo e nel tiro.

Viene, invece, preferito  un tipo di giocatore più tecnico, veloce, capace di attaccare gli spazi e di dialogare con i compagni e che abbia nel proprio Dna calcistico un ottimo dribbling, determinante per superare le difese più chiuse (e queste sono tutte caratteristiche che corrispondono all’estro di Cristiano Ronaldo).

Il 4-4-2 diamond di Maran: Cambia l’avversario ma non il modulo e l’atteggiamento. Il motto tecnico di Maran e del suo Cagliari è assolutamente chiaro e cristallino. L’allenatore punterà ancora sul 4-4-2 a diamante (o più comunemente noto come 4-3-1-2).

Tale schieramento tattico permette una superiorità centralmente e in difesa, lasciando libertà al trequartista (Castro), fulcro del gioco offensivo del modulo, di agire tra le linee.

La spinta sulle fasce esterne è deputata ai terzini (Srna e Padoin), mentre il centrocampo è formato dal cosiddetto “regista”  - giocatore davanti alla difesa che deve rilanciare l’azione e dettare i tempi di inserimento dei compagni - (Bradaric) e da due interni (Ionita e Barella) addetti al lavoro sulle due fasi (difensiva e offensiva).

Le due punte (Joao Pedro e Pavoletti) del sistema di gioco giocano sulla medesima linea, ma in fase di non possesso il movimento della seconda punta a ricevere palla dai centrocampisti può far variare questo sistema in un 4-3-2-1 col doppio trequartista (Joao Pedro e Castro).

Davanti al portiere (Cragno), oltre ai terzini, le caratteristiche dei difensori centrali nel 4-4-2 diamond sono diverse tra di loro (in genere si usano giocatori che abbiano prestanza fisica e che siano abili nel gioco aereo): uno è addetto all’impostazione (Ceppitelli) e uno alla marcatura preventiva stretta (Pisacane).

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