Faragò, come piace a Maran: ecco perché

Per l’ex Novara un nuovo modo di interpretare il ruolo d’esterno: il numero 24 rossoblu può diventare per Maran un’arma importante per le corsie laterali

Fabio Loi
01/10/2018
Approfondimenti
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Nello scorso campionato di massima serie Paolo Faragò era il maggior fornitore di cross dalla corsia di destra per un bomber d’area di rigore come Leonardo Pavoletti.

In questa stagione, invece, l’arrivo estivo di un top player di livello internazionale come Darijo Srna sembrava averlo messo ai margini delle scelte iniziali di mister Maran.

Al Meazza contro l’Inter, però, ecco il ritorno in campionato con la maglia rossoblu dell’ex Novara in una veste inedita, ovvero quella di esterno basso a sinistra. Una decisione sorprendente che però denota come lo stesso Faragò stia affrontando con il nuovo allenatore un’evoluzione calcistica non di poco conto.

Di fatti, gradualmente, il numero 24 rossoblu si sta trasformando in un esterno polivalente a 360°. Chi conosce la sua storia nel Novara sa perfettamente che Faragò ha iniziato come centrocampista largo a destra con licenza di spingere, salvo poi trasformarsi anche in mezzala e in esterno offensivo destro.

Al Cagliari, invece, è arrivata anche il cambiamento in fase difensiva, con l’apprendistato da terzino destro (basandosi sul modello d’esperienza e d’efficienza targato Padoin) prima e da terzino di sinistra poi. Per Faragò si tratta indubbiamente non di un declassamento ma bensì di un nuovo modo di interpretare il suo ruolo d’esterno.

A ciò si aggiunga il fatto che Rolando Maran nelle sue squadre ha spesso puntato molto su giocatori polivalenti che potessero permettere di cambiare la conformazione tattica.

Per il mister rossoblu le soluzioni su dove schierarlo sono molteplici (visti anche i tanti moduli, oltre al 4-3-1-2, che ha usato in carriera).

Nello schieramento base, Faragò può essere inserito come vice Srna o come vice Padoin; con il 4-4-2 può tornare al suo ruolo originario di esterno alto a destra (con Srna dietro) o giocatore davanti a Padoin in accoppiata sulla sinistra o anche in un ipotetico (ma improbabile ad oggi) 4-3-3 come attaccante esterno.

Di conseguenza per il 24 c’è all’orizzonte un nuovo inizio e per il Cagliari c’è un jolly di spinta e tecnica su cui puntare nel corso di questa stagione in massima serie.

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