L'amichevole del martedì

Sgomento e incredulità hanno caratterizzato la prova della formazione rossoblù nella "Scala del calcio"

Marco Castoni
19/04/2018
Approfondimenti
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Il Cagliari targato Lopez si candida a recitare un ruolo singolare nella storia del calcio, destinato a fare scuola e suscitare desideri contrastanti tra tifosi e addetti ai lavori.

La formazione rossoblù infatti, con grande nonchalance, ha innovato il calcio moderno in quel di San Siro introducendo l'amichevole infrasettimanale valida per il campionato.

Interpreti adattati in ruoli improbabili senza alcun scopo propedeutico, vedi Giannetti, son stati impiegati con l'obiettivo di allestire un undici da gettare in campo. L'andamento mortificante della contesa ha poi registrato un vorticoso mutare di modulo e relativa collocazione di giocatori spaesati e poco convinti del ruolo chiamati ad assolvere.

Una prova paragonabile a quelle poste in essere nelle partitelle settimanali disputate nei campi del centro sportivo di Assemini, dove raramente capita di invitare come sparring partner una compagine che lotta per un posto nella prossima Champions league.

L'impegno fondamentale con il Bologna, importantissimo ai fini della salvezza ancora da raggiungere, non giustica un tale disonorevole atteggiamento, colpevole di aver ignorato un qualsivoglia spirito sportivo.

L'unico "pregio" scovabile nell'avventura milanese, resta il riposo concesso a coloro che fanno parte della formazione titolare. Questi ultimi avranno il compito di centrare la vittoria nel prossimo turno, ma soprattutto onorare una maglia che raramente ha dovuto subito un'onta peggiore.

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