Cagliari, ecco cosa ti ha insegnato la gara contro il Benevento

La vittoria non nasconde le difficoltà: diversi i dettami che la gara del Vigorito ha offerto ai rossoblù

Giovanni Podda
22/03/2018
Approfondimenti
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La vittoriosa domenica dei rossoblù in quel il Benevento ha rappresentato la massima espressione della imponderabilità del gioco del calcio evidenziando oltre ogni modo che si può essere brutti ma vincenti e soprattutto che quando a questo si aggiunge quel mix dirompente tra la forza della disperazione è il dolce sguardo della Dea bendata anche l’impossibile può diventare realtà.

Nonostante l’epilogo positivo, gli aspetti negativi emersi dalla prestazione del Cagliari durante la gara allo Stadio Ciro Vigorito, sono stati di una portata tale per cui sarebbe un grave errore non fare esperienza di ciò che è accaduto sopratutto in vista delle nove gare mancanti al termine della stagione in cui non saranno concessi passi falsi e cali di concentrazione sempre che non si voglia rendere vani tutti i sacrifici fatti sino ad ora.

Sicuramente un importante dettame che ha lasciato la gara con i giallorossi è che non si può scendere in campo con un atteggiamento rinunciatario ed attendista soprattutto non esprimendo la giusta grinta e cattiveria agonistica dai primi minuti di gioco.

Un altro aspetto che i novantasei minuti di gara in terra campana  hanno evidenziato è l’urgenza per i rossoblu di sopperire all’assenza di un regista di ruolo trovando tutte le soluzioni necessarie che garantiscano più imprevedibilità in fase di costruzione e maggiore pericolosità in fase offensiva.

Sicuramente la sosta settimanale per il duplice impegno della Nazionale Italiana rappresenterà per i rossoblù il momento ideale per analizzare gli errori commessi e naturalmente poter prendere tutte le contromisure necessarie per affrontare al meglio la delicata sfida interna contro il Torino di mister Mazzari.

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