Croce e delizia della trequarti rossoblù, questo è João Pedro Geraldino dos Santos Galvão. Il brasiliano classe '92 ormai da 4 anni con la maglia del Cagliari ha dimostrato (che piacia o meno) di essere un giocatore insostituibile per lo sviluppo della manovra offensiva. Le 112 presenze e i 31 goal realizzati sono lo specchio di una continuità di rendimento di cui la compagine sarda non può fare a meno.
Nelle apparizioni dopo il rientro dalla lunga squalifica rimediata a dicembre con la Fiorentina, il suo rendimento ha subito un vistoso calo, sia per un impiego come mezzala sia perché nelle poche occasioni in cui è stato schierato come trequartista non è riuscito ad incidere come auspicabile.
L’atteggiamento difensivista e il modulo utilizzato da mister Lopez sicuramente non favoriscono le caratteristiche tecniche del ragazzo che fa dell'imprevedibilità e della rapidità di palleggio la sua arma principale. Un arma regolarmente disinnescata nelle occasioni in cui gli è stato affidato il duplice ruolo di mezzala e trequartista costringendo il ventiseienne di Ipatinga ad una funzione di elastico tra i reparti, che se da un lato ha fornito maggiore tecnica al centrocampo, dall’altra ha ridotto sensibilmente il potenziale del reparto offensivo.
Le ultime undici giornate di campionato saranno un banco di prova determinante per il numero 10 del Cagliari che dalla prossima sfida con i "grifoni" dovrà dimostrare di essere in grado di voltare pagina e riprendersi un ruolo da protagonista come già accaduto in un passato non troppo lontano contro l’Udinese.