Il tema del nuovo stadio del Cagliari torna al centro della scena ed entra nella sua fase più importante. Nell'evento odierno, in programma alle ore 14.30 al Lazzaretto di Sant'Elia, verranno presentati i progetti dei 3 gruppi selezionati dopo un lungo iter dalla società isolana (J+S con One Works, Tractebel-Engie e Sportium).
All'evento parteciperanno autorità politiche e sportive: Francesco Pigliaru (presidente della Regione Sardegna), Massimo Zedda (sindaco di Cagliari), Michele Uva (direttore generale FIGC), Andrea Abodi (presidente Istituto Credito Sportivo), Tommaso Giulini (presidente Cagliari Calcio) e Stefano Signorelli (membro del Cda del Cagliari Calcio con delega alle infrastrutture).
A seguire per noi tutto l'evolversi dell'evento ci sarà il nostro inviato Fabio Loi, pronto a raccontarci live minuto per minuto in forma scritta le varie dichiarazioni degli addetti ai lavori presenti per questo step così importante per il nuovo stadio della formazione rossoblù.
Amici sportivi buon pomeriggio da Fabio Loi e dalla redazione di www.blogcagliaricalcio1920.net. Tra poco si comincia, restate con noi.
Ancora qualche minuto e si partirà con l'inizio dei lavori, alla presenza di Raffaele Paci, vicepresidente della Regione Sardegna, Massimo Zedda, sindaco di Cagliari e Michele Uva, Dg della Figc, assieme al membro del Cda del Cagliari, Stefano Signorelli.
Si inizia con i lavori per la presentazione dei tre progetti per il nuovo stadio del Cagliari.
Prende la parola il presidente Giulini
"Buongiorno a tutti, ora per noi inizia un percorso pazzesco per noi e la città. Piano piano andremo verso la nostra creatura. Ringrazio la regione, la città e la FIGC . Ringrazio tutte le persone presenti tra autorità e amici, che hanno partecipato a questo percorso: siete davvero tanti ad aver contribuito a questo percorso. Spero che vi piacciano i 3 progetti. Abbiamo parecchi sponsor in sala. Ringrazio l'ingegner Marini, perchè voglio ricordare Gian Marco Moratti.
Ecco Raffaele Paci
"Innanzitutto vi porto i saluti del presidente Pigliaru. Questa è un'occasione importante per noi, per dimostrare come la giunta sostiene questo progetto, estremamente importante per la regione Sardegna. Abbiamo firmato un protocollo d'intesa con il Cagliari Calcio, che prevede una partecipazione da parte della regione, qualora il Cagliari dovesse vincere l'appalto per realizzare l'opera. Apprezziamo il lavoro di Giulini e del suo staff. Lo sport è un attrattore culturale per la crescita della nostra regione. La presenza di un movimento sportivo importante è un elemento di rilievo. La regione ci sarà continuamente nel supportare il Cagliari e la città in questo cammino".
Ecco il sindaco Zedda
"Per la città è un occasione per la riqualificazione di questo territorio. Grazie al presidente Giulini per il lavoro svolto. Il Cagliari è la squadra di tutta la regione. di chi vive qua o di chi è emigrato all'estero. Mi unisco ai saluti del presidente ai partecipanti a questo incontro. I progetti non gli ancora visti a posta e quindi volutamente ho preferito vederli oggi. Non avendoli visti, posso far lavorare l'immaginazione. Mi aspetto uno stadio che riconnetta se stesso col quartiere di Sant'Elia, che rivolga il progetto alle vie d'acqua, altra strada di connessione e di trasporto. L'altro elemtno è di come immagino la città e che sia al passo con i tempi moderni. Grazie anche per la location di questo incontro. E' fondamentale questo progetto dal punto di vista economico. Un quartiere quello di Sant'Elia che può rinascere anche grazie alla realizzazione del nuovo stadio, Penso che si debba guardare alla formazione professionale: le persone possono trovare lavoro grazie alle attività presenti nella nuova struttura che ospiterà il Cagliari.".
Parla Michele Uva
"Non potevo mancare oggi a questo incontro. Ho una straordinaria passione per l'impiantistica sportiva. E' necessario occuparsi di impiantistica. Giulini mi ha sempre raccontato di quanto contasse il gioco di squadra, e lo vedo a questo tavolo. I vantaggi di un nuovo impianto sono di tutti, in primis per i cittadini. Lo sport è un diritto dei cittadini ed è bello vedere le istituzioni unite insieme per un unico obiettivo comune. Quando ci si sente bene a casa propria, cambiano gli approcci. Il nostro appoggio, in sede di Figc e Uefa, non mancherà. Mi auguro sia lo stadio più bello d'Italia. Questa è la strada giusta da intraprendere. Cagliari voglio che sia presente acome stadio all'Europeo 2028".
C'è Andrea Abodi in video
"Buon pomeriggio a tutti e un ringraziamento al Cagliari per l'invito e ai tifosi collegati via social. E' una giornata importante per Cagliari e mi dispiace non essere uqa. Si chiude una prima fase e ora inizia una nuova vita. Non avrei voluto mancare a questa tappa di transito, comunque importante per la Sardegna e per i tifosi del Cagliari. E' un'altra tappa di avvicinamento al nuovo stadio. Apprezzo molto il presidente Giulini. Il Cagliari ha iniziato a partire dalla casa e non dalla squadra: deve essere un esempio".
Ecco Stefano Signorelli
"Grazie per essere qui. Prima di parlare dei progetti, voglio sottolineare alcune tappe del percorso fatto. Siamo riusciti fino ad oggi a mantenere le promesse. Abbiamo riqualificato il Sant'Elia a inizio 2014. Prima della partita col Milan abbiamo otttenuto 14000 posti. Lo Stadio era verso la fine della sua vita. Insieme a B futura abbiamo ottenuto la dichiarazione pubblica d'interesse e dovevamo trovare una casa provvisoria per far giocare la squadra in Sardegna. Abbiamo atteso la variante urbanistica. Volevamo presentare un progetto importante ed è stato approvato in tempi record. In 127 giorni abbiamo fatto uno stadio temporaneo, ma ha tutti i requisiti per essere uno stadio da Serie A. Abbiamo avuto una lunga settimana di riposo con Giulini e siamo stati chiamati alla scelta degli studi dei progetti dello stadio del Cagliari e della città, oltre che della regione. E' un progetto molto importante, che ci rende responsabili. In data 31 ottobre, abbiamo fatto una richiesta pubblica di candidature per il bando interno per scegliere i 3 studi che oggi sono presenti e che vedrete tra poco. E' stato un percorso lungo: col team che abbiamo costruito, abbiamo analizzato le rispettive referenze. Il 15 dicembre è arrivata la scelta dei 3 finalisti e abbiamo firmato un contratto per la formazione dei 3 concept per capire la soluzione migliore e per coinvolgere tutta la città di Cagliari per una decisione importante.Qua non si tratta solo dello stadio, ma c'è anche l'obiettivo di una riqualificazione di un quartiere come Sant'Elia. Abbiamo selezionato questi studi anche per questioni ambientali. Ci sarà poi la parte di presentazione dei progetti. Per una settimana sarà di libero accesso la Sardegna Arena per vedere i progetti e poi avverrà la scelta finale da parte nostra.Non analizzeremo solo il progetto, ma anche architettura, sicurezza, e un numero di posti da 24.000 a 30.000 , fase experience, che la struttura rimanga moderna nel tempo, tecnologie di ultima generazione, oltre al capex e all'opex. Entro i primi d'aprile, stabiliremo lo studio di progettazione che rposeguirà il percorso con noi. E' solo l'inizio e da qui si partirà per tutti i passaggi previsti. Una volta impostato il progetto, verranno coinvolte le istituzioni, in modo che non ci siano problemi per un'approvazione rapida. Da qui in poi ci saranno 9 mesi, mentre saranno 2 anni per la realizzazione dell'impianto: puntiamo a giugno 2021 per l'inaugurazione. Volevo ringraziare il presidente e lo staff che ha collaborato con noi per questo passo importante".
Parlano i vertici di Tractebel & Engie
"Benvenuti a Cagliari e grazie ai presenti. Voglio ringraziare Giulini, Filucchi, Passetti e Signorelli e tutto lo staff per averci dato la possibilità di fare questo progetto che riteniamo importante. Per noi è stato un lavoro impegnativo e fatto a 4 mani. Tractebel ha 50 anni di storia e presente in diversi paesi all'estero. Lo studio di architetttura Au Arena è guidato di Gino Zavanella, pioniere nel mondo dell'impiantistica. Sono stati mesi intensi, il team ha lavorato giorno e notte per realizzare un progetto che si basa su principi ben precisi: si tratta di un progetto innovativo, di uno stadio che tra 20 anni sarà moderno. Ci auguriamo che sia un elemento di condivisione per tutta la cittadinanza e per i visitatori. E' uno stadio che deve vivere insieme alla città".
Parla l'architetto Gino Zavanella.
"Abbiamo voluto progettare uno stadio per Cagliari e per i cittadini e per la Sardegna. E' un progetto interdisciplinare al fine di favorire il comfort. Lo stadio deve essere un punto di riferimento. Prenderà forza dagli elementi naturali che lo caratterizzano. Sarà un faro tecnologico per la città e per il quartiere. L'acqua è la vera matrice del nostro progetto. Con il mare che il nuovo intervento vuole puntare. Lo stadio è immaginato come una nuova nave tecnologica. Il vento ha modellato il nostro progetto. La copertura è ampai e leggera si protende agli spazi sottostanti, mentre dal lato vetrato vengono schermati i raggi solari. Il complesso si deve integrare nel complesso urbano. Si genera un flusso verde che collegherà il quartiere allo stadio e il futuro Parco Degli Anelli. I parcheggi coprono il 10 % dell'area. L'impianto è da usufruire tutta la settimana. La tribuna Ovest è più alta della Est per accogliere più supporters. La capienza sarà di 30000 posti. Tutti i settori hanno una visibilità totale. Le tribune sono a 7,5 dal campo per garantire la migliore esperienza possibile. Lo stadio si sviluppa su 5 livelli".
Ecco il progetto One Words
"Buongiorno a tutti e grazie per averci condotto fino a qua. Speriamo di raccontarvi una bella storia, oltre a tutte le idee che abbiamo in mente di fare per il nuovo Sant'Elia. Il carattere iconografico per noi è importante. Per fare questo lavoro, abbiamo visitato diversi impianti in giro per l'Europa. Un altro aspetto fondamentale è costruire la città attorno allo stadio. Vogliamo portare questo progetto nelle vite di tutti i sardi. Un esempio in tal senso è Stamford Bridge. Il quartiere Sant'Elia è un altro pezzo di contesto col quale si dovrà obbligatoriamente dialogare. La geometria è stato il vero punto cardine del nostro progetto. Lo stadio che c'è diventa il fondamento del nuovo impianto. La sua dimensione e la sua geometria sono aspetti di grande importanza. La capienza sarà da 24.000 a 30000 posti con piccole opere strutturali. Il nuovo Sant'Elia sarà uno sguardo al futuro guardando alla sua storia. I 4 mori sono un simbolo importante riguardante il catino della nuova struttura. Il nostro progetto dialoga è aperto al territorio. Andiamo a ottimizzare l'impatto ambientale di ciò che già c'è. Il nostro progetto è da 24.000, con 30000 con piccoli lavori strutturali. L'edificio deve dialogare col territorio, non solo dal punto di vista figurativo. Nelle partite serali, con un gioco di luci illuminotecniche, lo stadio assume l'identità della città.Il podium è elemento catalizzatore dove si stratificano tutte le relazioni urbane. Spesso vediamo dei render che cambiano nel tempo, noi vogliamo presentarci tra tanti anni ancora. Abbiamo lavorato con percorsi diretti e rampe e non con scale. Il 40% dei costi in uno stadio è riguardante la struttura. Abbiamo tenuto conto di com'è posizionato lo stadio. La sezione strutturale è semplice. Abbiamo pensato ad 8 suitte. La grande copertura è l'elemento unificante del progetto, di forma rettangolare: la fessura è di 3,5 m".
Dopo una breve interruzione, viene presentato il progetto targato Sportium
"Buonasera a tutti, benvenuti e un saluto alle autorità, alla stampa e alla società Cagliari Calcio per presentare il nostro progetto. Sportium è una realtà che copre la realizzazione di impianti sportivi a 360 gradi, quindi anche gli stadi. I soci sono Progetto CMR, Manica, iDeas e B&L. "Siamo il regno ininterrotto del lentisco delle onde che ruscellano i graniti antichi della rosa canina del vengo dell'immensità del mare" è lo slogan che abbiamo fatto nostro grazie ad un testo poetico di Grazia Deledda. Il mare, la città storica, la scogliera e la macchia mediterranea sono elementi fondamentali per il nostro progetto. Le due principali funzioni sono quelle dello stadio e dello spazio complementare. Il nostro obiettivo non è solo dare uno stadio attrattivo per i tifosi, ma deve diventare anche un pezzo di città, un elemento di rigenerazione di tutta quest'area. La struttura è fatta di materiali industrali e moderni, hanno lunga durata, autolavanti, quindi il massimo tecnologico. Le tribune sono state studiate con una buona pendenza, per dare la giusta visibilità agli spettatori. Abbiao anche studiato la logistica d'accesso allo stadio, con uno sguardo particolare ai regolamenti vigenti. Per quanto riguarda gli accessi, sono a quota 0 sui lati nord, sud e ovest, mentre sono 3 per quella est. Particolare attenzione anche agli elementi della sicurezza di accesso allo stadio: 48 tornelli (1 ogni 550 spettatori) + 30 varchi/uscite. Abbiamo pensato anche ad un possibile ampliamento da 24.000 a 30.000 posti. Oltre a progettisti, siamo anche tifosi: abbiamo voluto creare un'insonorizzazione acustica, per amplificare il tifo. Per questo stadio abbiamo pensato anche ad un hotel, che ha camere che si affacciano sul mare e sulla città. E' stato pensato con 4 camere con vista sul campo, non intervenendo sulla struttura degli spalti. Lo spazio pubblico è continuo e collegato il punto più alto della terrazza al livello. Con il landscape vogliamo coinvolgere la città e i ragazzi".