Pavoletti-Borriello, destini incrociati e lontani

Domenica, possibile incrocio tra gli attaccanti col Cagliari in comune

Pietro Piga
02/02/2018
Approfondimenti
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Arde e ondeggia, scintilla e scoppietta, un fuoco come una stagione. Dei quali la fiamma, per restare accesa, deve essere alimentata con dimestichezza. Quella che il Cagliari e la Spal, sfidanti domenica prossima per la permanenza in serie A, cercano di mantenere desta col «legname grosso», Leonardo Pavoletti e Marco Borriello. Che, verniciati l’uno di rossoblù e l’altro di biancoazzurro, hanno diverse percentuali di «comburente».

I percorsi inversi – Il 19 agosto, la Sardegna s’era vista scivolare dalle proprie braccia, dopo un anno, trentotto partite e venti reti, Borri. Ma, il 30 dello stesso mese, le aveva riaperte per accogliere Pavoloso, il sostituto ideale per prendere il posto del trentacinquenne di Napoli, che nel Cagliari era tornato rovente. Con la stessa intenzione, il ventinovenne nativo di Livorno aveva attraversato il mare per accettare l’offerta di Tommaso Giulini.

I momenti differenti – Sono passate ventidue giornate di campionato e il confronto tra le due «lingue di fuoco» è a vantaggio nettamente di Pavoletti: per il centravanti, che ha una presenza perenne nell’attacco del Cagliari, diciotto partite, 1558 minuti e cinque marcature. Altrettante in meno, ma con tre sfide di discrepanza, rispetto a quelle realizzate da Borriello nell’annata passata in rossoblù. Mentre con la Spal, quest’ultimo è a quota quattordici incontri, 830 minuti, e un gol (27 agosto, Spal-Udinese), statistiche per le quali non è stato apprezzato dai tifosi (fischi, critiche e insulti).

Il duello non ci sarà – La prima parte a Ferrara, il 17 settembre, aveva visto prevalere il Cagliari (2-0) e Pavoletti, seppur senza esultanza. Alla Sardegna Arena, invece, non ci sarà Borriello, che non gioca dal 23 dicembre per un ematoma al polpaccio. Che sia Pavoletti a brillare.

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