La sconfitta con la Roma si poteva mettere in conto ma quello che non va giù ai tifosi rossoblù è il fatto che la squadra abbia giocato solo un tempo e le colpe vengono equamente divise tra allenatore, giocatori e società: questa settimana però c’è anche qualcuno che incolpa l’arbitro, reo di non aver espulso Mattia Destro e lo stesso attaccante giallorosso, colpevole di essersi comportato in modo poco professionale. Come ogni settimane abbiamo raccolto alcune delle vostre opinioni:
Paolo critica il valore dei giocatori della rosa rossoblù: “La squadra è debole, non è vero che potenzialmente potrebbe stare molto più in alto in classifica, ci sono alcuni giocatori normali e altri che non sono da serie A”.
Daniela se la prende con l’uomo-partita: “Se l'arbitro l’avesse espulso col cavolo che avrebbe segnato gli altri 2 gol, Destro vai a quel paese!”.
Renato è dello stesso parere: “Un bel rosso marchiato in fronte ti ci sarebbe voluto, miserabile ladro!”.
Andrea è critico nei confronti della squadra: “Se avessimo mantenuto il piglio del primo tempo, forse la partita avrebbe avuto un altro epilogo. Nel secondo tempo è mancata la forza fisica e la concentrazione. I giocatori sono rientrati svuotati di energie fisiche-mentali. Manca una guida, mancano certezze, la mentalità che abbiamo ora porta in serie B”.
Cesare è d’accordo: “E' la squadra che non gira, non prendetevela con l'arbitro. La Roma avrebbe vinto anche in 10. Speriamo di salvarci di avere un nuovo allenatore e nuovi stimoli il prossimo anno”.
Ettore è sulla stessa lunghezza d’onda ma per lui la colpa è anche del mister: “Quell’idiota di Lopez ha snaturato completamente il gioco del Cagliari, in tre partite abbiamo tirato in porta sì e no quattro volte, per non parlare di Pinilla: uno zombi ubriaco...”
Valeria non vuole cercare alibi per questa sconfitta: “Non facciamo i "Mazzarri" della situazione, con i se e con i ma non si va avanti”.
Luca non pensa positivo: “Domenica a Sassuolo, in caso di sconfitta, siamo quasi in B. Guardate il calendario e guardate come giochiamo! Oh, è finita dai. Pazienza!”.
Infine Rino spera nel futuro: “Se una società non dà sicurezza e non ha progetti per il futuro si possono avere solo questi risultati. Mi auguro che la squadra vada almeno in mano a qualcuno che abbia forza economica, altrimenti sono guai”.