In un'intervista rilasciata a "La Gazzetta dello Sport", il difensore del Cagliari, Marco Andreolli, si racconta.
Ecco le sue dichiarazioni:
"Icardi? Non bisogna lasciargli nemmeno mezzo secondo, perché Mauro è capace di inventarsi in qualunque modo la giocata che conta. Come cercheremo di fermarlo? Attraverso il gioco di squadra e il blocco dei rifornimenti che gli arriveranno.
Il mio arrivo a Cagliari? Ho trovato un bel gruppo, oltre ad un ambiente e una città assolutamente vivibili. I miei compagni di squadra? Ho legato con tutti, anche se esco davvero poco. Talvolta mi ritrovo con Cigarini e Faragò. Le mie peculiarità? Essere timido e al tempo stesso testardo.
L'impresa di Udine? Abbiamo conquistato tre punti preziosissimi. Indubbiamente stiamo migliorando in tutti i settori del campo. La gara di sabato sera con l'Inter? Dovremo mettere la stessa grinta vista contro Hellas Verona e Udinese.
Alla Dacia Arena non è mai facile imporsi: siamo stati bravi nell'unire compattezza ed essere propositivi.
Lopez? Sappiamo che nel calcio moderno contano i risultati ottenuti. La crisi che abbiamo passato non è stata solo colpa di Rastelli ma di tutti. L'esonero di Rastelli? Non nascondo il fatto che ci siamo rimasti male, ma non c'è mai stato alcun problema con lui.
Ora stiamo dando tutti il massimo: Lopez ci chiede sempre la massima concentrazione. La nostra classifica? Noi pensiamo alla salvezza. Mancini? Nonostante non mi facesse giocare spesso, gli sono comunque riconoscente: non dimentico che è stato lui a farmi esordire in Serie A.
Una punta che non ho mai marcato? Zlatan Ibrahimovic. Cosa serve per mettere sotto scacco l'Inter? Dobbiamo disputare una gara perfetta sotto tutti gli aspetti e sperare in un loro calo".