Cagliari-Verona, vittoria sudatissima per i rossoblù in una gara che avrebbe potuto offrire minori patemi se Cigarini non avesse fallito il rigore concessogli dall’arbitro Guida al 12° del primo tempo.
Su 4 penalty a favore degli isolani, dall’inizio del campionato, questo è il terzo fallito.
L'arbitro Guida, col sostegno del Var, concede al Cagliari, già sotto di un gol, un rigore per un fallo di Antonio Caracciolo ai danni di Marco Sau. Dal dischetto, in assenza del "rigorista titolare" Joao Pedro, partito dalla panchina, batte Luca Cigarini. Il tiro è debole e centrale, facile da intercettare per il portiere Nicolas e occasione sprecata per i rossoblù.
Quella dei rigori falliti sembra quasi una maledizione per la squadra cagliaritana.
Ancora fresco è il ricordo del rigore fallito in casa contro il Benevento alla decima giornata, ancora una volta il regorista titolare parte dalla panchina e così dal dischetto batte Marco Sau, che spara il tiro alto sopra la traversa.
Alla prima gara stagionale, giocata a Torino contro la Juventus, il primo rigore fallito dai cagliaritani.
Joao Pedro ancora una volta parte dalla panchina e dal dischetto batte Farias. Il suo è un tiro debole e prevedibile che finisce facile facile tra le mani di Buffon.
L’unico rigore realizzato dai rossoblù è quello in casa contro il Genoa all’ottava giornata, a realizzarlo è Joao Pedro: partito titolare dal primo minuto, il tiro è centrale ma potente e Perin non può opporsi.
Il brasiliano parte spesso dalla panchina - nelle ultime cinque gare solo contro il Torino e la la Lazio è stato messo in campo sin dal primo minuto - "costringendo" così la squadra a optare per un rigorista sempre differente.
"I rigori? Decidono i ragazzi chi deve calciare", così Lopez ieri a fine gara. Ok, ma l'impressione è quella che tra i "sostituti" del numero 10 brasiliano, nessuno però ha sino ad ora mostrato la sua stessa freddezza dagli 11 metri.