L’ottava giornata in programma domenica, che vedrà il Cagliari affrontare tra le mura amiche il Genoa, si identifica come un crocevia di notevole importanza per la stagione rossoblù. Lo stesso allenatore campano è consapevole della delicatezza del match contro il Grifone per i suoi ragazzi, ma anche e soprattutto per chi come lui vede la sua guida tecnica messa fortemente in discussione.
Infatti la formazione allenata da Rastelli è reduce da uno score che recita cinque sconfitte e due vittorie e una parabola declinante che vede i rossoblù alle prese con tre débâcle consecutive, due delle quali patite a domicilio.
Eppure Rastelli e il Cagliari avevano approcciato la nuova stagione all’insegna di uno spirito nuovo, contrassegnato da un gioco e un’identità ben precisa. Fisionomia certa, raggiunta attraverso la scelta di interpreti ben precisi ed in grado di fornire risposte più che positive sino alla trasferta vittoriosa di Ferrara.
Il blackout successivo culminato con la non-prestazione di Napoli, ha visto il tecnico rossoblù provare a mischiare la carte senza tuttavia ricevere dividendi accettabili.
Cragno tra i pali, Pisacane al centro, Capuano con i suoi limiti evidenti a sinistra, Barella, Cigarini, Ionita in mediana e Joao Pedro dietro le punte si identificano come risorse a cui è difficile rinunciare. Le aggiunte di Farias, Pavoletti, Andreolli e un terzino destro, possono portare ad un undici compatto ed in grado di garantire il giusto equilibrio tra la fase di copertura e quella offensiva.
Ripartire da chi ha dimostrato di poter elargire un rendimento certo e da coloro che ambiscono a salire di livello, sembra l’unica via percorribile, utile a centrare la vittoria ed immagazzinare tre punti utili a scacciare la crisi e ripartire con rinnovata fiducia.