Il folletto di Tonara a quota meno sette

Momento difficile per Marco Sau

Federico Ventagliò
01/04/2014
Approfondimenti
Condividi su:

Seconda partita consecutiva con Nenè unica boa. Considerazione dalla quale, per effetto domino, scaturiscono riflessioni a catena. E fanno rileggere alcune interpretazioni che mercoledì scorso contro il Verona avevano avuto diversa sfumatura. Se si poteva pensare a una rotazione per il dosaggio di energie a causa delle tre partite in sette giorni, col senno di poi è smentita questa ipotesi. Cabrera, Eriksson e Ibraimi tutti e tre nuovamente titolari, malgrado lo fossero già stati contro gli scaligeri.

L’emergenza però era alle spalle, visti i rientri di Conti e Dessena. Dunque, oltre a Cossu, panchina anche per Vecino, per fare spazio al trio di partenza. Messaggi criptati? Conseguenza di rinnovi in bilico? Il cambio dopo l’intervallo, con conseguente variazione tattica, di Ibarbo al posto dell’uruguayano, non ha sortito gli effetti auspicati, complice la domenica oscura del colombiano. 

Con Pinilla squalificato, Sau in tribuna e il numero ventitre non pervenuto, solo una deviazione aerea di Nenè ha trovato il guizzo vincente. Continua a latitare anche il contributo dei difensori in zona gol, aspetto che accentua le lacune offensive. 

Il folletto di Tonara dista sette reti dal bottino di dodici dello scorso anno.  Augurandoci che a partire dalla delicata sfida contro i giallorossi sia nuovamente abile e arruolato, ci si augura che ritrovi la sua vena realizzattiva, poiché anche i calci di rigore non possono essere considerati una risorsa offensiva rossoblù: oltre agli errori del cileno contro Chievo e Lazio e di quello poi indolore di Ibarbo col Catania, va ricordato l’errore estivo di Pinilla a Macomer  contro l’Olbia nell’amichevole dello scorso trentun luglio. Cercasi disperatamente Sau.

Leggi altre notizie su Blog Cagliari Calcio 1920
Condividi su: