L’appetito vien mangiando

Analizziamo la stagione del difensore campano

Marco Castoni
08/06/2017
Approfondimenti
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Fabio Pisacane è stato senza ombra di dubbio, uno dei migliori interpreti della stagione a tinte rossoblù. Utilizzato prima come terzino destro, ha saputo innalzare il proprio rendimento a seguito del dirottamento al centro della difesa al fianco di Bruno Alves, contribuendo a migliorare sensibilmente le prestazioni collettive.

Nonostante evidenti limiti tecnici che ne hanno ritardato l’arrivo nella massima serie, l'ex difensore dell'Avellino ha incarnato dal primo momento in cui è sbarcato nell’isola, lo spirito che dovrebbe appartenere a chiunque vesta la maglia rossoblù.

Sempre l’ultimo ad arrendersi, ha macinato chilometri sulla fascia, provando attraverso l’applicazione settimanale a potenziare il proprio apporto in fase offensiva.

Il coronamento ad un campionato d’esordio da ricordare, è arrivato in concomitanza dell’ultima giornata coincisa con l’ultima partita ufficiale tra le mura del Sant’Elia. Il goal a tempo oramai scaduto, valso la vittoria ai danni del Milan, è il giusto premio per un difensore che ha fatto dell’abnegazione e dello spirito di sacrificio, le caratteristiche di una carriera e di una vita non facili.

La conferma di Rastelli, presuppone quella scontata di uno dei suoi scudieri più fidati. Le 31 primavere prefigurano un’età non più giovanissima, ma nel pieno della maturazione: Pisacane vuole continuare a stupire, scrivendo un nuovo capitolo di una storia difficilmente pronosticabile.

Voto alla stagione: 7

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