Molti anni prima di Lopez, ma anche di Perez e Tabarez, il Cagliari era già stato guidato da un tecnico di Montevideo, Ettore Puricelli, l'antesignano degli uruguayani a Cagliari, nella stagione 1967-68, precedendo quindi anche l'enigmatico Victorino. Prima di condurre il Cagliari però, aveva già vestito di rossoblù, quello del Bologna, per la bellezza di sei campionati, nei quali contribuirà alla conquista di due scudetti felsinei, con i suoi ottantasei centri, prevalentemente messi a segno di testa.
Lulù Oliveira è chiamato a non far rimpiangere Fonseca nel 1992, assolverà al meglio la sua mission, avendo come riserva - per pochi incontri - Giorgio Bresciani. Insieme al belga-brasiliano, capocannoniere del Cagliari in coabitazione è Massimiliano Cappioli con sette gol, ma seguirà Mazzone a Roma senza prendere parte alla spedizione europea. Avventura che si imbatte in Davide Fontolan in semifinale: porterà lui l'Inter sullo 0-1, dopodiché avrà modo di indossare ambedue i vestiti rossoblù.
I fatali nerazzurri gireranno in seguito Mohammed Kallon in Sardegna, la punta della Sierra Leone militerà anche sotto le «Due Torri». Beghetto, Bucchi e Negri hanno poca fortuna nell'Isola, partiranno senza particolari rimpianti.
È andata meglio a Robert Acquafresca, trascinatore della poderosa rimonta targata Ballardini nel 2008, e che a Cagliari ha conosciuto le sue fasi più felici. Anche Bianchi va a singhiozzo in Emilia quanto in Sardegna, solo in età matura segnerà regolarmente. Brambilla e Loria sono tra coloro che riportano il Cagliari in Serie A con Zola, oltre ad aver calcato il manto del “Dall'Ara”, stagione nella quale il Macellari-Bis non eguaglia il primo, anche il terzino transiterà nel capoluogo emiliano. Sgroppate lungo la fascia sono comuni anche a Ivo Pulga, anch'egli poi sulle rive del lago di Suviana. Bonomi e Bettarini chiudono i difensori ad aver vestito entrambe le casacche.
Facendo un passo indietro nel tempo, negli anni '80 Casagrande e Canestrari, protagonisti del Cagliari sesto in Serie A con Tiddia, hanno militato anche ai piedi dell'apennino emiliano, ai quali va aggiunto la “bandiera” Brugnera. Per Enzo Maresca quattro campionati in una delle migliori “Primavera” del Cagliari e ventitre presenze felsinee.
Tra i portieri n comune si registrano Sterchele e Vavassori, mentre Carrus e Rampanti sono i sardi ad aver giocato nel Bologna. Non indossa la maglia del Cagliari Lavecchia, che però segnerà per gli emiliani e per la Torres.