La rosa messa a disposizione di Rastelli nell’anno del ritorno in A, è senza dubbio ampia e ricca di soluzioni utilizzabili in diversi frangenti.
In particolare il settore centrale della retroguardia ha registrato un’abbondanza d’interpreti che ha garantito una differente interpretazione del ruolo. Bruno Alves, Ceppitelli e Pisacane, sono i difensori maggiormente utilizzati dal tecnico rossoblù, mentre Capuano e Salamon hanno visto il loro impiego ridotto a poche partite.
12 presenze per il difensore ex Pescara e 11 per il polacco, denotano un utilizzo a singhiozzo, che non ha consentito ad entrambi di dimostrare con costanza le proprie indubbie doti.
Capuano oltre che disimpegnarsi con attenzione e cattiveria agonistica al centro della difesa, ha saputo ricoprire con la dedizione e la duttilità che lo contraddistinguono anche il ruolo di terzino sinistro. Salamon, invece dopo la gioia per la convocazione all’Europeo ha patito oltremodo l’arrivo di un Alves diventato sin da subito imprescindibile, le cui caratteristiche tecniche non sembrano sposarsi con quelle del difensore assistito da Raiola. Un rendimento altalenante che tuttavia non va ad inficiare il potenziale insito in entrambi i giocatori.
I due difensori entrambi classe 1991, meritano e avrebbero bisogno di giocare con continuità al fine di maturare nuove ed importanti certezze e coltivare con costanza dei talenti indubbi. Se la permanenza in rossoblù potrebbe rallentare il loro processo di crescita da un lato, dall’altro potrebbe privarli di un ambiente e di un palcoscenico che storicamente ha saputo valorizzare diversi prospetti.
Non resta che attendere il finale di stagione e le valutazioni che la società farà in merito a due ragazzi che nel corso della loro esperienza in rossoblù hanno avuto la bravura e la prontezza di farsi trovare sempre pronti quando chiamati in causa, dimostrando di potersi giocare le proprie chance anche in un futuro che vuole essere intrigante per società, giocatori e tifosi.