Dal possibile colpo grosso all’amara beffa. Si può riassumere così il finale di gara in cui il Cagliari è uscito sconfitto all’Artemio Franchi a pochi secondi dal fischio di chiusura del match contro la Fiorentina. Una mancanza di concentrazione all’ultimo istante ha aperto la strada alla vittoria a tinte viola. Ad ogni modo, tra le fila rossoblù, è stato indubbiamente grande protagonista il portiere brasiliano Rafael.
Durante queste ultime settimane, si è parlato spesso in casa Cagliari dell'avvicendamento con il connazionale Gabriel che, al momento, non è ancora riuscito a incidere nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa. In una partita così importante contro una squadra vogliosa di riscatto come la Fiorentina, Massimo Rastelli ha rotto gli indugi, preferendo schierare dal primo minuto l’ex estremo difensore dell’Hellas Verona. La scelta è stata azzeccata.
Il goalkeeper con la maglia numero uno sulle spalle, nonostante i rossoblù siano usciti sconfitti e con l’amaro in bocca, ha effettuato una partita di qualità e di grande attenzione. In tutta la partita, mura le sortite offensive dei giocatori viola (da Vecino a Bernardeschi, passando per Chiesa e Saponara), dimostrando di essere un portiere di affidamento e dal grande temperamento, sempre concentrato e che ha dato prova di essere altresì una sicurezza per il reparto arretrato isolano.
La sua prestazione, tuttavia, poteva essere perfetta: è mancato soltanto il colpo di coda, con il brasiliano che non è riuscito a neutralizzare la zuccata di Kalinic, cecchino implacabile in area di rigore. La beffa ha macchiato una gara di alto livello di Rafael, ma che comunque può rivelarsi un punto di riferimento per il Cagliari nel rush finale.