Il ritorno del figlio scappato dalla finestra

Sbarca a Cagliari Ibarbo, già in rossoblù dal 2011 al 2015

Luca Neri
01/02/2017
Approfondimenti
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C'è chi dice che tutto si supera. C'è chi pensa che per smettere di fumare basti buttare il pacchetto di sigarette nel cestino e non pensarci più.

Ma non è facile. Perché il passato spaventa ma affascina, perché quando perdi qualcosa non pensi mai alle lacrime versate ma solo ai sorrisi che ti ha regalato. E allora i ricordi riaffiorano nitidi in testa,e a voglia a cacciarli via. Torni sui tuoi passi, ti volti, indietreggi e cerchi di riafferrare il tuo passato. Che a volte è solo un presente invecchiato, ma altre volte torna ad essere ciò che era e a regalarti le stesse identiche emozioni di un tempo, qui ed ora.

Il 31 gennaio 2017 Cagliari riabbraccia il suo passato, riabbraccia Victor Ibarbo. Lo accoglie come un figlio che è scappato di casa di notte passando dalla finestra, col sorriso del genitore che ha di nuovo suo figlio ma con la rabbia per il gesto compiuto. Perché da queste parti nessuno dimentica. Nessuno dimentica i suoi gol, le sue accelerazioni da Lamborghini e il suo strapotere atletico. Nessuno scorda i suoi sorrisi, ma neanche di quando giurò fedeltà ai colori rossoblù, per salutare senza troppi turbamenti quando la Roma chiamò, poco tempo dopo.

È il triste destino delle squadre di provincia, destinate ad innamorarsi di eroi che saranno pronti a svestire il mantello quando i trofei e il denaro chiameranno. Ora al colombiano il compito di farsi perdonare. Solo lui sa come: non impiegò troppo tempo a farsi amare, ce ne vorrà un po' di più per farsi riamare. Si dovrà far trovare sempre pronto a cogliere l'occasione che Rastelli gli concederà.

Infatti, numericamente, Ibarbo rimpiazza Giannetti, accasatosi allo Spezia. I sardi hanno trovato il sostituto in casa. In poco tempo, quando all'improvviso, in una sera di Gennaio, andarono al cesto della spazzatura a raccogliere quel pacchetto gettato tempo prima.

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