Zedda dica la verità! Basta giochetti: i tifosi meritano rispetto. Io so chi mi porto a casa

Le parole sulla questione stadio del primo cittadino di Cagliari non convincono

Davide Zedda
12/03/2014
Approfondimenti
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Questione Stadio Sant’Elia. Giornata movimentata quella di ieri in merito a ciò che ruota intorno alla vicenda stadio. La società Cagliari Calcio è stata molto chiara: “Basta falsità!”, e la palla passa ai legali del sodalizio di Viale La Playa. Intanto, sempre nella giornata di ieri il Sindaco Massimo Zedda è stato chiamato a rispondere ad un’interrogazione in consiglio comunale, formulata dal consigliere Farris che aveva come oggetto la richiesta al sindaco di indicare con chiarezza chi siano gli investitori americani interessati allo stadio incontrati dal primo cittadino in gran segreto in data 3 marzo. La risposta di Massimo Zedda all’interrogazione è di fatto una non risposta, non fa chiarezza, alimenta dubbi, infastidisce, per certi versi è incomprensibile. Il primo cittadino ha infatti dichiarato in aula:

“Ho incontrato i rappresentanti di un'azienda americana. Sono interessati all'acquisto del Cagliari e al rifacimento del Sant'Elia, ma per questioni di riservatezza non hanno svelato la loro identità. Abbiamo spiegato loro che gli unici limiti, imposti dalla mozione da noi approvata, sono la costruzione di un centro commerciale e di abitazioni adiacenti all'impianto sportivo. Si sono anche impegnati a fornire un progetto più dettagliato con rendering, cubature e volumi”. Zedda ha poi aggiunto:

“Ci sono inoltre altri due gruppi: uno italiano e un altro straniero. Qualcuno so che si è rivolto prima a noi e poi al club, altri hanno fatto il contrario”.

La domanda però è molto semplice e l’invito al sindaco a riferire ai cittadini le cose come stanno è un diritto sacrosanto: come può rispondere in sostanza; “non so chi siano e chi rappresentino”.

Nessun Sindaco incontrerebbe in gran segreto e in "casa propria" delle persone interessate al Sant’Elia e a rilevare La Cagliari Calcio senza prima sapere chi siano, da dove vengano, chi li manda, chi rappresentano.

Nessun sindaco come qualsiasi altra persona non invita a casa propria degli "sconosciuti". Questo vale nelle case, nelle aziende, figuriamoci nelle istituzioni.

Ok la riservatezza, ma che questa non sfiori il ridicolo.

Sig. Sindaco, sia gentile, racconti le cose come stanno, sia rispettoso nei confronti dei cittadini e dei tifosi del Cagliari.

Si tratta solo di buon senso, non dobbiamo arrivare a dubitare che a lei manchi.

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