Orgoglio cagliaritano. E' il titolo del volantino (comunicato del 18 settembre 2016) degli Sconvolts, distribuito in occasione della gara contro l'Atalanta in Curva Nord.
Non solo questioni interne (vedi i 30 anni della nascita del gruppo, l'impossibilità di seguire la squadra in trasferta senza tessera del tifoso, la necessità di tornare al "vecchio stile"). Per gli Sconvolts è forte anche la necessità di "combattere sempre" con orgoglio, appunto l'orgoglio cagliaritano.
Un modo di vedere le cose che non fa sconti a nessuno. Al centro della polemica c'è Marco Storari.
"Perché di questi tempi - si legge nel volantino - ci sono cose che non ci piacciono, atteggiamenti un po' troppo rilassati, sbuffoneggianti, gente che forse è venuta a Cagliari pensando di fare il padrone a casa degli altri, e se una cosa non ci sta bene la esprimiamo senza se e senza ma. Parliamo non tanto del giocatore ma di un simbolo leggendario che qualcuno si è "accaparrato" come se avessimo la memoria corta, ma non è per niente così, per cui quel mercenario di Marco Storari non deva mai più scendere in campo da capitano, pensiamo sia un pensiero condiviso da tutti. Niente da dire che giochi perché strapagato per farlo, ma certe cose per noi valgono più di qualsiasi richezza, ripetiamo guadagnata nel tempo con sangue e sudore da noi sugli spalti e da alcuni interpreti sul campo. A noi sta a cuore il Cagliari, e se uno non ci piace non glielo mandiamo a dire!".
Durante la gara si è alzato il coro "Storari togliti la fascia. Juventino pezzo di merda". Il pubblico del Sant'Elia non ci sta e fischia contro gli Sconvolts.